La scuola di paese ha il futuro sulla lavagna
Era una scuola destinata a chiudere quella di Sant'Alessandro e invece ora possiede una lavagna digitale alimentata dal sole
Era una scuola che doveva chiudere.
In una frazione di Castronno separata dal paese, con pochi abitanti e troppo di frontiera per essere appetibile, chi di dovere stava pensando seriamente ci chiudere quello che avrebbe potuto rappresentare "un costo". E invece, la scuola elementare Marconi di sant’Alessandro di Castronno non solo non è più chiusa, ma presenta ora progetti e gioielli tecnologici.
E’ da poco più di un mese infatti che "l’aula di quinta" è dotata di una fiammante lavagna interattiva digitale, che la scuola ha ricevuto in dono a margine di un concorso indetto dalla azienda Demolli, “Dipingiamo insieme una scuola gioiosa” organizzato tra gli alunni delle scuole primarie appartenenti all’Istituto comprensivo De Amicis di Castronno: la Marconi, la Pascoli e la Sacco.
L’anno scorso sono stati ben 400 i disegni vagliati e che hanno permesso di scegliere il murales che ora campeggia sul muro esterno della scuola. Oggi anche la scuola ha ricevuto il suo premio: una lavagna digitale e interattiva con cui è possibile seguire le lezioni, aggiungere appunti e, magari portarseli via con la chiavetta. «Uno strumento utile per chi segue direttamente le lezioni: ma utile anche per chi è assente, che può recuperare più agevolmente – spiega il dirigente scolastico dell’istituto onnicomprensivo de Amicis, Claudio Lesica – Ed è anche un modo per fare lezioni complesse con gli strumenti di conoscenza che hanno oggi i ragazzini».
Tra le "superlezioni" già fatte, una su "cuore e circolazione", tenuta da un infermiere dell’ospedale di Circolo. con tanto di video esplicativo integrato: «E’ un modo più vicino ai ragazzi per approfondire gli argomenti – spiega Chiara Battaglia, insegnante nella classe quinta – Con uno strumento che, tra l’altro i ragazzi sanno già adoperare».
Lo strumento interattivo non sostituisce ma si affianca (anche materialmente) alla loro "normale" lavagna, ma ne è una versione potenziata. In questo breve periodo di utilizzo, c’è stato spazio anche per una presentazione – report della giornata con i vigili del fuoco di Busto Arsizio: ad occuparsene la professoressa Gabriella Tordo, che cura anche il sito del plesso scolastico.
Fuori dalla scuola poi, la primaria – ora frequentata da un centinaio di ragazzini provenienti anche da Brunello e Caidate (che non hanno più una scuola) e da Castronno e Gazzada – riserva un’altra sorpresa: la lavagna interattiva e il computer a lei connesso sono infatti alimentati, come tutto il resto delle apparecchiature della scuola, da energia solare. I pannelli che il comune ha installato sul tetto non solo coprono tutte le esigenze dell’istituto, ma permettono anche di vendere l’eccedente all’Enel.
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