Necessario un gruppo di riflessione per la Regio Insubrica

Il Consiglio di stato interviene sulle vicende della Comunità di lavoro ed esprime una forte preoccupazione per il futuro della cooperazione transfrontaliera

Pubblichiamo il comunicato integrale dell’organo di Governo del Canton Ticino
"Il Consiglio di Stato ha riservato nel corso delle ultime sedute particolare attenzione alla situazione della Comunità di lavoro “Regio Insubrica”, della quale il Canton Ticino è dalla sua costituzione membro cofondatore ed attivo.
Le vicende legate alla decisione sullo “scudo fiscale italiano” ed il deteriorarsi dei rapporti interni tra il Presidente della Comunità di lavoro ed il Segretario generale, hanno contribuito a condizionare non poco il funzionamento e l’attività di cooperazione transfrontaliera, di cui la “Regio Insubrica” dovrebbe costituire modello e veicolo di relazioni collaborative dinamiche e costruttive.
La situazione di impasse degli ultimi mesi giustifica, a giudizio del Consiglio di Stato, un attento esame e valutazione sulla Comunità di lavoro, le sue finalità, la conseguente attività ed il suo assetto organizzativo. Per questa ragione ha deciso di affidare ad un gruppo di riflessione di parte ticinese, presieduto dal suo rappresentante nella Comunità di lavoro M. Borradori, di procedere con gli opportuni approfondimenti e con la presentazione dei risultati delle verifiche entro quest’estate al Consiglio di Stato.
In seguito il rapporto del gruppo di riflessione, con le valutazioni del Governo, sarà sottoposto all’attenzione dell’Ufficio presidenziale della Comunità di lavoro. Il Consiglio di Stato ha informato la Presidenza della “Regio Insubrica” di questa sua iniziativa, intesa a promuovere in termini collaborativi e costruttivi il futuro assetto e continuità della Comunità di lavoro.
Per quanto concerne la posizione del Segretario generale R. Forte, il Consiglio di Stato non condivide toni e contenuti delle critiche espresse pubblicamente sul suo conto. Le difficoltà dei rapporti personali emersi con l’attuale presidenza andranno discusse e valutate dall’Ufficio presidenziale della Regio, ritenuto il diritto dell’interessato di potersi esprimere". 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Aprile 2010
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