Pillastrini: “Sono sempre preoccupato della classifica”
Ferrara e Cremona hanno vinto e questo complica la classifica della Cimberio. Il coach biancorosso: «troppi errori sotto canestro»
Stefano Pillastrini, coach della Cimberio Varese, si prende una pausa più lunga del soltio prima di iniziare a parlare. Come se gli ultimi cinque minuti della partita li avesse seguiti in apnea. Guarda il resoconto con aria pensierosa. Perdere a due secondi dalla fine del tempo supplementare, dopo un recupero sul filo di lana, con un tiro da tre punti, scagliato da undici metri, è un epilogo che lascia l’amaro in bocca. Anche se nella pallacanestro ci sta. «La cosa che abbiamo pagato di più sono i tanti errori sotto canestro: noi costruivamo dei buoni tiri e non realizzavamo, loro costruivano canestri difficili e andavano a segno loro – dice Pillastrini -. Ci siamo trovati sotto due volte ma abbiamo sempre recuperato con tiri costruiti come quello di Morandais (71-71 ndr). E poi c’erano gli avversari: Caserta ha giocato molto forte, d’altronde parliamo della squadra che è seconda in classifica».
Ferrara e Cremona hanno vinto e ora la situazione in classifica per la Cimberio si complica molto. «Il mio lavoro è cercare di capire quello che possiamo fare, bisogna fare meglio e di più. Oggi abbiamo fatto una gara di buon livello. Io sono sempre stato preoccupato della situazione di classifica perché si sa che gli avversari, quando arrivano questi momenti della stagione, possono riservare delle sorprese. Abbiamo altre tre partite, la preoccupazione ce l’abbiamo. Il derby con Cantù? Passa in decimo piano. Noi abbiamo motivazioni fortissime e ci battiamo per portare a casa la partita ogni domenica, indipendentemente dall’avversario».
Caserta ha avuto il merito di non mollare, nonostante l’aggressività di Varese. «E’ successa una cosa strana – spiega Stefano Sacripanti, coach della Pepsi – nei primi venti minuti della partita abbiamo tirato dieci tiri in più di Varese, ma eravamo sotto. Abbiamo fatto meglio molte cose rispetto a Varese, ma abbiamo abusato del palleggio e subìto l’aggressività della Cimberio. Poi si è capovolta la situazione: prima il recupero da meno 9 e poi il sorpasso a più 8. Questo passaggio è avvenuto quando abbiamo avuto più pazienza, governando bene e con disciplina tattica. Quando però siamo andati alla battaglia dei falli sistematici Varese ha avuto la meglio. La Cimberio ha giocatori di grandissimo spessore, e quando c’è da fare la partita si presentano e la sanno fare».
L’uomo partita è stato Timothy Bowers che ha infilato una bomba da tre a 2 secondi e 73 centesimi dal termine. «Sono molto contento che l’ultimo canestro l’abbia fatto lui – conclude Sacripanti – perché è rientrato e anche se era partito male, subito con con due falli, e io l’ho tenuto molto in panchina e poi si è ripreso».
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