Ritorno al mercato, la ripresa punta sul marketing

Hanno preso il via le assemblee 2010 dei Gruppi merceologici dell’Unione Industriali. Ad aprire il ciclo, quella delle imprese del “Legno” e delle attività “Varie”

assemblee univa Ritorno al mercato attraverso l’investimento nel marketing. È così che si  può titolare l’avvio delle assemblee 2010 dei quattordici Gruppi  merceologici che compongono la compagine associativa dell’Unione degli  Industriali della Provincia di Varese. A dare il via al ciclo è stata questo pomeriggio a Gallarate l’assise congiunta dei gruppi del settore del  “legno” e delle attività “varie”. Realtà che si sono confrontate con il tema del marketing e con il ruolo che questa disciplina aziendale può ricoprire nell’impostazione di strategie di crescita in grado di far ripartire uno dei motori economici italiani: il sistema manifatturiero varesino. A parlarne alla platea di imprenditori è stata Carolina Guerini, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Carlo Cattaneo – Liuc. Partendo da una premessa: «La piccola impresa è ancora troppo scettica nei confronti del marketing».
L’impostazione vecchio stampo della spina dorsale del mondo produttivo del territorio è quella, ha
spiegato la docente, «di concentrarsi quasi esclusivamente sulla produzione e sull’organizzazione aziendale». Risultato: «Prodotti dalle eccellenti caratteristiche tecniche, ma troppa poca attenzione alla qualità percepita  dal mercato che fa la differenza nella competizione coi propri concorrenti ». Quella, in sostanza, che viene curata proprio dalle attività di  marketing.
«Da considerare come un vero e proprio investimento foriero di conseguenze concrete e benefiche sia reddituali, sia in termini di successo competitivo». Troppo spesso, infatti, ancora oggi il marketing e il
confronto col mercato, ha spiegato Carolina Guerini, «vengono visti come una spesa improduttiva, dallo scarso impatto sui successi aziendali».
Niente di più sbagliato, così come dimostrano i casi concreti presentati dalla professoressa dell’università Liuc. L’impresa di giocattoli che inventa un nuovo tipo di mostriciattoli, partendo dall’analisi e dallo studio delle esigenze e dei comportamenti di acquisto delle famiglie, dei bambini e dei genitori. La multinazionale edile che con un’intensa campagna di comunicazione su Internet riesce a diventare la più nota del settore. «Realtà che non si sono chiuse in azienda per impostare le strategia di
crescita o per inventare nuovi prodotti». Per queste aziende il processo è stato inverso: «Sono partite da un confronto con l’esterno, con ciò che c’è al di fuori delle proprie mura». Da qui la lezione: «Riaffermare l’importanza dell’orientamento al mercato è la precondizione per uscire dalla crisi». Anche per le piccole imprese. Anche per il settore del legno e delle attività “Varie”. Classificazione, quest’ultima, che comprende, all’interno del Gruppo merceologico dell’Unione Industriali, tra le altre,
le imprese dedite alla produzione di giocattoli, di penne e matite, di abrasivi e quelle di pulizia. Solo per fare qualche esempio. Aziende che, insieme al comparto del legno (fabbriche di pipe, mobili, segherie), rappresentano il 5,6% delle imprese associate all’Unione Industriali (in numeri assoluti, 80) e il 3% degli addetti che in esse lavorano (2.100).
Settori di nicchia, ma dall’antica tradizione manifatturiera. Come quello del legno che in provincia ha visto calare i livelli di export. Quelli messi a segno nel 2009 sono stati pari a 64,4 milioni di euro, contro i 72,8 milioni del 2008. Trend in linea con le difficoltà registrate a livello nazionale dal Centro Studi di Federlegno-Arredo. Nel 2009 il fatturato totale del macro-settore dell’arredamento italiano ha registrato una contrazione del 20%. Ancor più marcato il passo indietro del macro-settore del Legno con una flessione del 27,9%. Di fronte questa situazione lo sguardo delle imprese è rivolto alla seconda parte dell’anno. In particolare al terzo trimestre del 2010. E’ da questo periodo in avanti
che il sistema produttivo del comparto si attende il primo debole recupero.
Questa la fotografia emersa durante l’Assemblea congiunta che ha confermato
alla Presidenza del Gruppo “Legno” l’imprenditore Massimo Bianchi, e alla
Presidenza del Gruppo “Varie” Agostino Molina.

LA PROSSIMA ASSEMBLEA

La prossima Assemblea in programma è quella congiunta che riunirà i Gruppi  merceologici “Cartarie, editoriali e poligrafiche”, “Gomma e Materie  Plastiche”, “Chimiche, Farmaceutiche e Conciarie”. Tre settori che, nel loro insieme, rappresentano il 19,6% delle imprese associate all’Unione
Industriali e il 21,1% degli addetti che in esse lavorano. L’assise si  terrà martedì 13 aprile, a partire dalle ore 17.00, alla Villa Bossi di Bodio Lomnago (via Carlo Bossi, 33). È previsto l’intervento di Franco  Marzo, titolare della società di consulenza strategica e organizzativa
Zero618 Srl. «Dirigere l’impresa è come dirigere un’orchestra: l’importanza
di diventare music manager»: questo il tema che verrà affrontato.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Aprile 2010
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