Sguardi d’artista: il mondo raccontato in centotrenta opere
Al via la mostra "Invitation au voyage", una collettiva dei più grandi illustratori degli ultimi cinquant'anni, tra cui Hugo Pratt. Le opere rimarranno esposte fino al 12 settembre al Chiostro di Voltorre
Ha preso il via questa sera, martedì 28 aprile, "Invitation au voyage" la mostra che fino al 12 settembre occuperà le sale del Chiostro di Voltorre e che racchiude centotrenta opere di dieci illustratori del panorama internazionale. Il tema del paesaggio viene affrontato da Mattotti, Pericoli,Sempè, Loustal, Perini, Iliprandi, Munoz, Shiavon, Griffa e Hugo Pratt, racchiudendo nelle sale dell’ex monastero benedettino un viaggio immaginario verso terre più o meno lontane.
«É una collettiva di artisti che racconta paesaggi da conoscere, conquistare, amare e interpretare – ha spiegato la responsabile del Chiostro Caterina Carletti –. Ci sono tanti sguardi d’artista e siamo contenti di avere una collezione come questa in mostra».
Un’esposizione che nasce dal lavoro di Cristina Taverna, responsabile della Casa Editrice Nuages che vent’anni fa ha dato vita ad una serie di grandi classici della letteratura, interpretati dalle immagini di importanti autori e che oggi vengono racchiusi in questa kermesse d’arte. Alla presenza di autori come Griffa, Iliprandi, Perini e il giovane Schiavon il pubblico ha potuto percorrere le sale del Chiostro di Voltorre dove i quadri, di stile e rappresentazione molto diversi tra loro, raccontano la Scozia, Cuba, la Francia, le Eolie fino al Sahara. Uno sguardo a terre lontane che è stato arricchito dalle musiche dell’Alex Bioli Quartet, formazione varesina che durante la serata ha presentato l’album "Circle Trip", titolo che rimanda ad un viaggio tra i confini del jazz. Raffinato ed elegante, il quartetto ha accompagnato i numerosi ospiti nel percorso della mostra che hanno potuto godere di opere mai viste prima a Varese, tra le mura della preziosa struttura gaviratese.
Tra gli ospiti della serata anche Stefano Cecchetto, direttore del Museo del paesaggio di Venezia che ha spiegato: «Quando ho iniziato il mio incarico, pensavo che un museo monotematico fosse una sfida difficile. Dal 2007 ad oggi abbiamo già fatto undici mostre sul tema e ce ne sono altre dieci in programma. Il paesaggio è una miniera inesauribile di stimoli. Quelli esposti al Chiostro sono "block notes" di emozioni che gli artisti hanno assimilato, hanno il pregio della legerezza e della profondità e raccontano il quotidiano visto con gli occhi dell’artista».
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