Tariffe convenzionate, avviati i tavoli tecnici con governo e poste
L'esecutivo punta a risolvere la situazione in tempi brevi tramite convenzioni pluriennali fra editori e poste; in vista un conguaglio sulla "tariffa piena" per il no-profit a compenso del periodo transitorio
Convenzioni pluriennali fra editori e poste invece delle agevolazioni postali fin qui compensate dallo Stato: questa la strategia del governo, esposta ieri, 8 aprile, durante il primo incontro tra le Associazioni di categoria del settore periodici e stampa (USPI, FIEG, AIE, FNSI, FISC, FILE, MEDIACOOP, ANES), il governo (sottosegretari Letta e Bonaiuti, miinistro Scajola, vice ministro Romani, capo dipartimento editoria Elisa Grande) e Poste Italiane S.p.A. (Sarmi, amministratore delegato).
Ben difficilmente si potranno reperire nuovi fondi per le agevolazioni tariffarie postali: la sospensione attuata con decreto del ministro Scajola lo scorso 30 marzo resta in vigore.
Un accordo-quadro pluriennale fra associazioni di editori e poste è quindi quanto propone la presidenza del consiglio per concordare tariffe postali in convenzione. Ciò nel rispetto delle norme europee sulla liberalizzazione dei servizi postali, che entrano in vigore dal 1° gennaio 2011, prevedendo tariffe vicine a quelle praticate finora. Comn ogni probabilità aumenti vi saranno comunque, ma dovrebbero essere calmierati tramite i buoni uffici del dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio.
Da parte del governo si punta a risolvere la questione sollecitamente: oggi stesso la Presidenza del Consiglio aveva già in programma un incontro con Poste Italiane, mentre da lunedì partono i Tavoli tecnici di confronto tra le associazioni degli editori e le Poste. Da questi incontri dovranno emergere le convenzioni per la spedizione di quotidiani, periodici e libri, con tariffe che risultino eque e comunque commisurate al volume di traffico del settore.
Quanto al settore del “no-profit”, una volta concordate le convenzioni con le associazioni, le poste riconosceranno un conguaglio agli editori che nel frattempo hanno spedito a “tariffa piena”, in modo che le nuove tariffe possano comunque essere applicate con decorrenza dal 1° aprile 2010.
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