“Acquisire Villa Inzoli ora, una scelta strategica per la città”

Approvato in consiglio comunale il piano integrato che comprende anche un parco da 20mila metri, a due passi dal centro. Il sindaco all’opposizione: “Le amministrazioni sceglieranno cosa fare”

Villa InzoliIniziato l’iter per l’acquisizione di parte della storica Villa Inzoli e di un parco di 20mila metri quadri per la città, a due passi dal centro. Il consiglio comunale ha approvato il piano integrato di intervento che prevede la realizzazione di alcune ville bifamiliari nell’area di Villa Inzoli. Come permuta i costruttori daranno alla città parte della Villa e gran parte del terreno, circa 16mila metri quadri. A compensazione del tutto il comune cederà un’area edificabile in via Broggi, nella periferia della città, dove saranno realizzate altre villette bifamiliari. L’opposizione ha votato contro in consiglio a tutto il progetto (Gruppo Ulivo contrario, astenuta Città Nuova), in quanto aveva chiesto che tornasse in commissione territorio per essere analizzato maggiormente nel dettaglio. Il centrosinistra aveva avanzando inoltre altre proposte, tra cui anche la possibilità di studiare insieme quale destinazione possa avere in futuro la villa. Ora il progetto dovrà tornare in consiglio tra un paio di mesi, dopo i classici 60 giorni di esposizione, in attesa di eventuali osservazioni.
 
«Il progetto è lontano da qualsiasi logica speculativa, merito di una trattativa durata diversi anni – commenta soddisfatto il sindaco Stefano Candiani -. Dal punto di vista politico, le minoranze hanno perso l’occasione di contribuire a un lavoro per la città adducendo motivazioni tattiche. È curioso perché è una cosa di cui si parla da parecchi anni e che è stata portata in commissione nel corso degli ultimi sei mesi per più volte in maniera approfondita. Inoltre, essendo un piano integrato, è approvato in consiglio, ma per legge ci sono 60 giorni per potere fare osservazioni e opportuni cambiamenti al piano stesso e poi tornerà in consiglio. Ci sono gli spazi per migliorare ancora il tutto, anche con il contributo della minoranza. Da sottolineare che poi si acquisisce non solo un pratone, ma grande giardino con essenze pregiate e preziose».
Sulle proposte avanzate dal Partito Democratico, Candiani dice che «ci sono elementi interessanti, ma sicuramente noi della maggioranza abbiamo fatto una scelta: su cosa fare della Villa sceglieranno i futuri amministratori. Esattamente come è stato fatto con la Frera, acquistata nell’85, oggi è uno straordinario centro culturale con tanto di biblioteca. L’allora amministrazione fece una scelta strategica. La villa non è in cattivo stato di conservazione. Le amministrazioni future potranno scegliere cosa fare, se venderla o metterla a disposizione della città. Il non scegliere oggi impedirebbe una scelta domani».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Maggio 2010
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