Aggressione ai carabinieri, arrestata un’intera famiglia

Era una pattuglia dei militari dell’arma che si trovava in servizio di vigilanza lungo il perimetro cittadino

Un’intera famiglia è finita in carcere. È successo domenica 16 maggio a Cornaredo, quando una pattuglia dei militari dell’arma si trovava in servizio di vigilanza lungo il perimetro cittadino.
La pattuglia ha notato due persone stranamente ferme sulla strada nei pressi di uno stabilimento industriale, i due carabinieri in servizio hanno deciso di procedere al controllo.
Si trattava di due cittadini albanesi, uno residente a cornaredo, l’altro in senza fissa dimora. Di quest’ultimo, grazie alle generalità del passaporto esibito, è stato accertato che era inottemperante ad un ordine di espulsione emesso in data 20 marzo 2010 dal questore di Alessandria.
Non appena i militari hanno invitato l’uomo a salire in macchina per accompagnarlo in caserma, quello ha tentato la fuga. I militari hanno reagito è lo hanno bloccato prontamente.
A quel punto i due carabinieri sono stati aggrediti non solo dal compagno del clandestino, ma anche da altre tre persone, due uomini ed una donna, che avevano osservato la scena da breve distanza e che si erano velocemente avvicinati quando avevano capito le intenzioni dei due carabinieri.
I militari hanno datoe l’allarme alla centrale operativa mediante gli apparati radio portatili in dotazione, mentre si difendevano dagli aggressori, in pochissimi minuti , dalle località più vicine sono arrivate sul posto altre due pattuglie di carabinieri.
Condotti in caserma sono stati identificati in G. P, albanese 59enne, residente a Cornaredo pensionato, pregiudicato; la moglie G. D, 55enne casalinga anch’essa con precedenti penali; i due figli G.L., 30nne residente a Cornaredo, con loro convivente, operaio, pregiudicato; G. E., 29enne, residente a Cornaredo, operaio e pregiudicato.
Il fuggitivo, un loro congiunto in Italia senza fissa dimora, riusciva a far perdere le sue tracce.
I due carabinieri sono rimasti lievemente contusi. La famiglia G. Invece è stata arresta arresto in flagranza per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali dolose e condotta in carcere a San Vittore a disposizione del magistrato di turno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Maggio 2010
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