Credito alle pmi, fate lobbie sui parlamentari europei

Nella tappa varesina Artigiana 2010, il think tank che propone soluzioni concrete per le imprese artigiane lombarde, presentata l'inchiesta sull'accesso al credito

«Oggi il tema cruciale per le nostre aziende è  l’accesso al credito». Nella Tappa varesina di Artigiana 2010, il think tank itinerante che propone  soluzioni concrete per le imprese artigiane lombarde, Bruno Amoroso entra subito nel vivo del rapporto tra economia reale e finanza. «Abbiamo la sensazione – continua il presidente della Camera di Commercio – di essere sempre più prigionieri delle decisioni di qualche burattinaio, svincolato da ogni forma di controllo, che fa, a suo piacere, alzare o abbassare gli indici di borsa».
In questo mare di incertezza le piccole imprese, bilanci alla mano, dovranno faticare non poco per ottenere il rinnovo degli affidamenti. Gisella Introzzi, direttore operativo di Unioncamere Lombardia, ha presentato l’indagine condotta proprio sulla frontiera del credito.
Un primo dato interessante è che i piccoli imprenditori sono ben informati. La riprova è che il 22,3% degli interpellati conosceva lo strumento Confiducia, fondo anticrisi di 51 milioni di euro, costituito dalla Regione Lombardia (20 milioni) e dal sistema camerale lombardo (31 milioni). «Questo dato – ha spiegato Introzzi – è da attribuire al buon lavoro informativo fatto dalle associazioni di categoria». Nell’indagine si evidenzia che le condizioni di accesso al credito per il 33% degli intervistati sono peggiorate: il 10,7% si è visto rifiutare dalla banca una richiesta di finanziamento (o le condizioni erano così peggiorative da dovervi rinunciare), mentre alla maggioranza degli imprenditori sono state richieste garanzie reali per avere il finanziamento. 
«Artigiana arriva al momento giusto- ha detto Matteo Fornara, Commissione Europea  rappresentanza a Milano – perché anche l’Europa ha messo le piccole imprese al centro della sua politica e il small business act lo dimostra. Sul fronte del credito a livello europeo le imprese che si sono viste rifiutare il credito sono raddoppiate evidenziando un trend ancor più negativo rispetto all’Italia. Agli imprenditori dico: se dovete fare lobbie fatela sui parlamentari europei».
Il problema del credito, secondo Mario Comana, docente della Luiss, è un aspetto che riguarda «la gestione dell’attivo, perché esistono spazi  di miglioramento del credito. La liquidità non circola bene perché ingorga da qualche parte».  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Maggio 2010
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