Il federalismo fiscale ottiene il primo sì

La commissione bilancio licenzia il passaggio dei beni demaniali agli enti locali. Verificata la sostenibilità economica ora il primo decreto attuativo passerà al Consiglio dei ministri. Calderoli: «Non ci saranno costi aggiuntivi»

Il primo decreto attuativo del federalismo fiscale ha superato lo scoglio della commissione bilancio della Camera e approda al Consiglio dei Ministri che già domani mattina lo esaminerà. Si tratta del decreto che determina il passaggio dei beni del demanio dallo Stato agli enti locali. Al momento del voto il Pd si è astenuto, l’Udc ha votato contro e l’Idv a favore insieme alla maggioranza. Per Bossi «oggi è stata raggiunta una tappa importante». Si tratta del primo decreto attuativo del federalismo fiscale che domani mattina sara’ all’esame del Consiglio dei ministri. A inizio giugno sarà invece pronto il secondo decreto legislativo, quello sulle entrate.

Il testo inviato al Consiglio dei Ministri contiene indicazioni importanti. Tra le osservazioni, la commissione chiede al governo di "predisporre nei tempi più brevi consentiti l’elenco dei beni da trasferire e di comunicare alle camere", anche insieme alla relazione prevista dalla legge sul federalismo fiscale, "le minori spese stimate conseguenti all’attribuzione dei beni" previsti dal provvedimento. Come condizioni si afferma che non dovranno essere trasferiti beni pubblici agli enti locali in dissesto. La commissione richiede che le risorse derivanti dalla vendita di questi beni vadano a riduzione del debito e, in sua assenza, solo a copertura di spese per investimenti e non per la spesa corrente. La ripartizione fra stato ed enti è fissata al 25% e 75 per cento. La commissione ritiene poi che alle spese per la gestione e manutenzione dei beni trasferiti non si debbano applicare i vincoli relativi al patto di stabilità interno entro il limite degli oneri già sostenuti dallo stato. Infine, la commissione bilancio ritiene che l’alienazione degli immobili debba avvenire "previa attestazione della congruità del valore" del bene da parte dell’agenzia del demanio o dell’agenzia del territorio, da rilasciare entro 30 giorni dalla richiesta.

Il ministro della semplidficazione legislativa Roberto Calderoli assicura che non ci saranno costi occulti, a differenza di quanto si dice da molte parti, soprattuttu tra alcuni economisti che chiedono di posticipare l’attuazione del federalismo ad un momento economico maggiormente favorevole.

«Il passaggio del patrimonio dallo Stato agli enti locali è un passo determinante e molto importante sulla strada del federalismo. I nostri comuni, le nostre province, e le nostre regioni ritornano in possesso di un patrimonio immobiliare valutabile in svariati miliardi di euro, ma, soprattutto, potranno utilizzarlo con maggior attenzione alle esigenze dei propri cittadini. E’ una vittoria di Bossi e della battaglie che la Lega ha condotto ormai da tanti anni. Sono contento che il lavoro di Bossi, Calderoli e degli altri esponenti della Lega e del Governo abbia contribuito a raggiungere un’intesa con tutte le forze politiche».
 
Lo ha dichiarato il Presidente dei deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, in riferimento all’approvazione da parte della Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale del parere sul decreto per il trasferimento dei beni del demanio dello Stato alle Regioni e agli enti locali.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Maggio 2010
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