Il futuro del made in Italy parte da Stabio

I piccoli paesi a ridosso del confine italo-svizzero del Gaggiolo si stanno trasformando: capannoni, punti di produzione o distribuzione di ditte italiane ed “espatriate” in Canton Ticino

B & C a StabioIl futuro di molto del made in Italy potrebbe stare in un triangolino di terra svizzera incuneato tra le provincie di Varese e Como.  L’inaugurazione a Stabio della B&C Swiss, azienda di logistica fondata da un supermanager italiano e da uno dei rappresentanti dei più importanti gruppi di logistica lombardi, rende evidente come Stabio, Novazzano, Coldrerio, piccoli paesi a ridosso del confine italo-svizzero del Gaggiolo e contemporaneamente a poche centinaia di metri dall’autostrada che passando da Como/Chiasso collega l’Italia all’Europa, si stiano trasformando, con discrezione ed efficienza svizzera, da villaggi noti solo per la benzina a poco prezzo e le tavolette di cioccolato a poli di attrazione per il tessile e la logistica europea.

La storica presenza di Ermenenigildo Zegna, a Stabio dagli anni ottanta, non basta a raccontare del fiorire di capannoni spesso molto più belli esteticamente di quelli italiani, che dietro sigle poco comprensibili “contengono” punti di produzione o distribuzione di gran parte dei marchi italiani ed europei della moda e degli accessori. Molti dei quali sono nomi italianissimi ed “espatriati” in Canton Ticino per poter sfruttare contemporaneamente maestranze e competenze provenienti dalla vicina Italia ed efficenza burocratica svizzera
 
Stabio, il binario industrialeMa il fatto che la gran parte delle nuove aziende sorga proprio a Stabio, ormai diventata un cantiere permanente, è però data da quel piccolo “binario industriale” (nella foto, il passaggio a fianco della B&C e di un gruppo di altre aziende) che fra qualche anno diventerà snodo ferroviario europeo, collegando Lugano – cioè un importante rivolo della via ferroviaria Nord/Sud dell’Europa – a Malpensa e alle sue possibilità di spostamento intercontinentale.
 
Non è quindi un caso che la B&C Swiss abbia la sua sede logistica letteralmente “vista binario” di quella che noi riduttivamente chiamiamo “Arcisate – Stabio”: proprio da lì potranno essere messe in pratica le loro ambizioni planetarie (Tra gli altri punti operativi dell’azienda si possono annoverare anche Londra e Shenzen)  su di un settore, quello dell’abbigliamento di alta gamma, della cosmesi, degli oggetti di lusso e del design che è la quintessenza del Made in Italy.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2010
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