Lavoratrici del Comune sul piede di guerra

“Chiediamo legalità e diritti per le lavoratrici”: gli iscritti del sindacato AlCobas Cub chiedono al Comune di firmare li accordi del 2009 e 2010

Riceviamo e pubblichiamo
 
Le dipendenti del Comune di Lozza hanno scoperto che per loro l’applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro è solo un optional. Infatti la contrattazione delle risorse decentrate (contratto integrativo aziendale) è stata negli ultimi anni portata avanti ignorando alcune disposizioni stabilite dal CCNL e dalla Legge, almeno dall’anno 1999 ad oggi.
 
Al di là dei profili di legittimità, il risultato concreto è che queste lavoratrici hanno subito un danno economico di alcune migliaia di Euro.
 
Il Sindaco, nel corso di un recente incontro, aveva dato ampie rassicurazioni sulla possibilità di rivedere l’accordo del 2009, adeguandolo e rendendolo conforme alle disposizioni del CCNL, mettendo però “una pietra” sugli anni fino al 2008. Le lavoratrici, riunite in assemblea, avevano deciso di accettare tale ipotesi perché, pur rinunciando alla revisione degli anni precedenti, si realizzava la possibilità di effettuare finalmente una progressione orizzontale per tutte (come già avvenuto negli altri Comuni della Provincia) e si poteva passare alla contrattazione del 2010 su nuove e più corrette basi.
 
 
Ma quando si pensa di aver toccato il fondo ci si accorge che si può andare anche più in basso. Infatti, a fronte di questa apertura della “controparte”, il Sindacato che finora ha gestito gli accordi al Comune di Lozza (CISL), invece di pensare agli interessi delle lavoratrici, ha deciso di porre il veto a questa soluzione già approvata dall’assemblea ed ha impedito di ridefinire l’accordo del 2009. 
 
La cosa paradossale è proprio il fatto che si era trovato ascolto e disponibilità (ovviamente tutta da verificare concretamente) da parte dell’Amministrazione, mentre gli ostacoli sono stati posti dalla rappresentante territoriale della CISL, con l’evidente intento di punire le lavoratrici, ree di aver disdetto le tessere (c’è da chiedersi come mai ?).
 
Strano concetto di democrazia quello della CISL, che subordina l’esercizio dei diritti al possesso della tessera del sindacato di Stato.
 
Strano concetto di democrazia quello di impedire alle lavoratrici di scegliere, imponendo decisioni prive di qualunque rappresentatività (ora la CISL conta una sola iscritta in questo Comune) in nome della propria investitura divina, anzi governativa.  
 
Questo strano concetto di democrazia, in voga in Italia sopratutto tra il 1922 ed il 1945, lo applichino pure ai loro iscritti, ma nei posti di lavoro devono essere i diretti interessati a decidere.
 
Per questo chiediamo all’Amministrazione di sottoscrivere gli accordi del 2009 e del 2010, rispettando le decisioni prese dall’assemblea delle lavoratrici e non da chi non rappresenta nessuno, ma solo il proprio odioso interesse particolare.
 
Le lavoratrici del A.L. Cobas – CUB Comune di Lozza Iscritte all’A.L. COBAS

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2010
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