Multe di via Roma, Porfidio: “Le carte mi danno ragione”
Ottenuto il carteggio fra Comune e Ministero per l'autorizzazione alla videosorveglianza della zona a traffico limitato, il consigliere torna alla carica: "se possono passare i taxi, per legge possono anche i disabili"
Sulla telecamera della zona a traffico limitato (ZTL) di via Roma Audio Porfidio torna alla carica, preannunciando scintille in consiglio comunale e continuano la sua battaglia per i portatori di pass disabili multati. Lo fa carte alla mano, avendo ricevuto tutta la documentazione a suo tempo richiesta al Comune circa gli scambi avuti da Palazzo Gilardoni con il ministero dei trasporti per l’installazione del sistema di videosorveglianza. E le carte, sostiene, gli danno ragione: nè i documenti del ministero, nè la stessa delibera del Comune contenevano traccia degli elementi della disputa, elementi di origine prettamente bustocca, come si vedrà.
La vicenda, ormai annosa, è nota: oltre che dall’indubbio coinvolgimento personale del consigliere comunale de La Voce della Città, cui sono giunti nel complesso 51 bollettini di pagamento di multe, è stata caratterizzata dal gran numero di multe inflitte a vari portatori di pass disabili. I quali nella zona a traffico limitato potevano passare, ma solo a patto di telefonare entro 48 ore al comando di Polizia Locale per "sanare" la loro posizione. Risultato: una marea di multe, al punto tale da indurre il Comune, lo scorso autunno, ad una sorta di "punto e a capo" con un maxisconto ai plurimultati, dopodichè "tolleranza zero" e rigore. Il sistema si è gudagnato presto le lagnanze dei multati, Porfidio in testa. Il consigliere l’ha giurata all’amministrazione, chiedendo teste a destra e a manca: e non da solo.
Ora chiede che il Comune «faccia un passo indietro» autonomamente. Non lo fermano nemmeno alcune decisioni avverse ai ricorsi fin qui venute dal giudice di pace, e annuncia che "girerà" l’intero carteggio ottenuto alla Prefettura, alla Procura bustese, al ministero per valutazioni sulla congruità delle scelte dell’amministrazione bustocca. «Non escludiamo di valutare anche una class action, se sarà possibile sulla base della legislazione» dichiarano Porfidio e Gian Pietro Donati, coordinatore de La Voce della Città. Sui singoli casi si potrebbe arrivare al TAR Lombardia.
– Le pietre dello "scandalo": il cartello della ZTL e le "giustifiche via telefono"
Nell’autorizzazione ministeriale datata 29 gennaio 2009, si legge che la segnaletica da utilizzare è quella prevista alla figura II.322/a del Codice della Strada: esattamente quella impiegata per via Roma (foto) salvo il particolare del pannello in cui si espone il numero di telefono della Polizia Locale e la necessità di contattarla entro le 48 ore. Di ciò, nel Codice della strada non c’è traccia. Ma soprattutto, nell’autorizzazione ministeriale si esplicitava che per i disabili andavano individuate misure "finalizzate ad agevolare la loro mobilità in quanto aventi diritto al libero accesso alla ZTL, ove ricorrano le condizioni di cui all’art. 11, comma 3, del DPR 24 luglio 1996, n.503" in materia di barriere architettoniche. E il DPR 503/1996, alla voce "circolazione e sosta di veicoli al servizio di persone disabili", prescrive che "La circolazione e la sosta sono consentite nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali urbane, così come definite dall’art. 3 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, qualora è autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli per l’espletamento di servizi di trasporto di pubblica utilità". È il caso della ZTL di via Roma, è la posizione di Porfidio, in quanto i taxi e vari altri veicoli di servizio vi possono passare in base alla delibera di giunta comunale 296 del 26 maggio 2008 , istitutiva della ZTL stessa, nella quale non si faceva però menzione del sistema di "giustifica a posteriori" mediante telefonata al comando di polizia locale.
Per Porfidio la legge è chiara ed è dalla sua; naturalmente a Palazzo Gilardoni la penseranno altrimenti – cose che succedono in Italia, sedicente culla del diritto e paradiso degli azzeccagarbugli. D’altronde, come si controlla se un’auto ha il contrassegno o meno, avendo a disposizione in tutto e per tutto una telecamera? Qui entra in gioco il ruolo della polizia locale, con cui Porfidio è in conflitto da anni: per lui, e per i multati, il trattamento dei disabili nel caso specifico di via Roma è "discriminante e penalizzante".
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.