Musica e poesia per presentare le cure palliative

Cure palliative, hospice, terapia del dolore. Sono le nuove frontiere della medicina. Un approccio che guarda al paziente non alla sua malattia ma alla sua qualità della vita. Si tratta, infatti, di interventi richiesti quando il male non permette più risposte sanitarie perché la speranza è perduta. Ma la vita scorre, con il suo carico di sofferenze: in questi casi, la medicina risponde con farmaci antalgici, che mirano a placare il dolore e a restituire dignità alla vita umana.

Questa è la filosofia delle cure palliative che la Regione Lombardia ha deciso di sostenere e intensificare. Sul territorio varesino, sia l’ospedale di Busto sia quello di Varese dispongono di un hospice mentre a Gallarate questo tipo di assistenza viene assicurata dal Camelot.
«L’azienda ospedaliera apre le sue porte per far incontrare la cittadinanza con questo tipo di assistenza – spiega il direttore generale dell’azienda ospedaliera Walter Bergamaschi – Vorremmo che questo fosse uno spazio aperto dove invitare gli allievi del liceo musicale a suonare piuttosto che gli studenti dell’artistico a realizzare opere. È un reparto costruito per farsi sentire sembre al centro della collettività, che non abbandona e non dimentica. Ci piacerebbe che la festa di domenica diventasse un appuntamento fisso e non casuale».

 

Per sensibilizzare popolazione e medici ad una maggiore attenzione verso le cure palliative, la Regione ha deciso di dedicare una giornata a questo approccio medico alla malattia. Domenica 23, l’azienda ospedaliera di Varese organizzerà una festa per offrire un’occasione di svago per i  pazienti ricoverati all’Hospice ma, al contempo, avvicinare la cittadinanza e sensibilizzare l’opinione pubblica alla realtà di questo reparto, concepito come una sorta di prolungamento e integrazione dell’abitazione del paziente.

Il programma del pomeriggio di domenica 23 maggio con inizio alle ore 17.00, nell’aula Sant’Elisabetta, prevede un concerto a due mani con Anna Milani e Elisa Carù su musiche di Dvorak, Grieg, Debussy e Brahms per pianoforte a quattro mani, intercalate dalla lettura di poesie di Enrico Brunella e Gaetano Blaiotta.

L’ingresso è gratuito.