“Rivedere il calendario delle prove d’esame”

"Come è organizzato ora, creerà problemi agli studenti-lavoratori" lamenta Matteo Tempesta per Azione Studentesca

Pubblichiamo una lettera inviata da Azione Studentesca al provveditorato degli studi e all’assessorato regionale all’istruzione sul tema degli istituti tecnici in relazione alla riforma scolastica.

A partire dall’anno scolastico 2010/2011, verrà messo a regime il sistema ordinamentale di Istruzione e Formazione Professionale regionale, con rilascio del diploma professionale di tecnico al quarto anno, equiparato ai diplomi di III livello europeo (Decisione 85/368/CEE), con il quinto anno integrativo per conseguire l’esame di Stato ai fini dell’accesso all’Università.
Quest’anno ha preso il via la sperimentazione in molte classi degli istituti tecnici e professionali.
Tuttavia, durante questi mesi, sia i docenti sia i dirigenti degli istituti, non sono stati in grado di fornire risposte esaurienti alle numerose e ripetute richieste di precisazioni effettuate da noi studenti, circa le modalità e le date di svolgimento degli esami sperimentali, in quanto esse non erano ancora state comunicate da Regione Lombardia.
Solamente in data 5 maggio 2010 ci è stata data una risposta, ma non quella che ci aspettavamo: ovvero di veder conclusa la sperimentazione entro la fine della scuola o al massimo pochi giorni dopo; invece i documenti forniti da Regione Lombardia parlano dell’insediamento di una commissione d’esame solo dopo il 12 giugno, e la durata delle prove è stimata in circa 10 giorni.
Noi ragazzi siamo rimasti alquanto stupiti da questa decisione; in ogni riforma, purtroppo (si pensi alla riforma che reintroduce gli “ esami di riparazione “ a settembre), non si tiene conto delle esigenze degli istituti professionali, declassandoli, di fatto, ad essere considerati dei veri e propri “istituti di serie B”, e questo è, per noi, inaccettabile. Molti ragazzi degli istituti professionali, infatti, ogni estate (anziché andare in vacanza), si recano in bar, hotel, ristoranti a lavorare oppure a fare degli stage per completare e specializzare il loro percorso formativo. In questo modo, concludendo di fatto la scuola al 25 giugno (se non oltre), ci risulterebbe pressochè impossibile essere assunti per la cosiddetta “stagione estiva”. Ci facciamo carico, dunque, come movimento giovanile che si pone l’obbiettivo di porre al centro della propria proposta per la scuola l’interesse degli studenti, di tutti gli studenti, di chiedere alle istituzioni scolastiche di tener conto delle problematiche esposte, che non costituiscono un’espressione di dissenso complessivo nei confronti della riforma, che anzi apprezziamo, ma una critica costruttiva al metodo di sperimentazione applicato, soprattutto per la tempistica decisamente inappropriata: una comunicazione tempestiva di questa modifica del calendario scolastico avrebbe sicuramente agevolato gli studenti-lavoratori, che non avrebbero preso impegni come, appunto, contratti di lavoro o stage per la stagione estiva, che, a questo punto, sono tenuti ad onorare. Chiediamo in conclusione di rivedere il calendario delle prove d’esame e di modificarlo ponendo la data conclusiva entro e non oltre il 15 giugno, ove non si tenga conto delle nostre problematiche saremo costretti a saltare in blocco la sperimentazione e a far valere le nostre ragioni in altre sedi. Chiediamo inoltre, al Dirigente Provinciale di farsi carico di portare avanti insieme a noi, in sede regionale, la difesa sacrosanta dei diritti e degli interessi di tutti gli studenti degli istituti professionali, che, come sappiamo, anche le istituzioni alle quali ci rivolgiamo, hanno, come noi, profondamente a cuore.
Ringraziando per l’attenzione e in attesa di risposta, porgiamo distinti saluti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2010
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