“Sognando l’Africa” alla Galleria Boragno
La mostra è in programma da sabato 15 a domenica 23 maggio
Una mostra interamente dedicata al Continente Nero a Busto Arsizio: da sabato 15 a domenica 23 maggio la Galleria Boragno (via Milano 4) ospita "Sognando l’Africa", esposizione dei quadri materici di Barbara Zeller e della collezione di collane etno-chic di Marina Frascoia. L’inaugurazione è prevista per sabato 15 maggio alle 17; la mostra rimarrà aperta al pubblico la domenica e il lunedì dalle 16 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Barbara Zeller, pittrice dalla doppia nazionalità svizzera e italiana, lavora nei suoi studi di Villefranche sur Mer, Melide e Castelletto Ticino; dal 1974 a oggi ha esposto in Svizzera, Italia, Francia, Germania e Belgio. Per i suoi collage utilizza minuterie metalliche in ottone, rame e acciaio di uso corrente in campo tecnologico. Oltre ai pigmenti puri, inserisce piume, cortecce d’albero, aculei d’istrice e altri oggetti che trasmettono direttamente il fascino dell’Africa.
Marina Frascoia, designer di gioielli, ha disegnato e realizzato al termine di un’accurata ricerca una serie collane che ripercorrono l’affascinante storia delle perle di vetro africane. Chiamate trade beads, queste perle furono usate come moneta fino agli anni ’20 dai coloni francesi, olandesi e inglesi nell’Africa occidentale. Ricercate e amate dai capi tribù per la loro bellezza, venivano scambiate con oro, avorio e schiavi. Bellezza e fascino che si ritrovano ora in gioielli in grado di racchiudere un vero e proprio percorso di storia africana. Alessio Frascoia, figlio di Marina, ispirandosi alle culture e ai materiali
africani ha creato, intagliando ebano e lavorando oro e argento, preziosi gioielli in pezzi unici dal sapore tutto africano.
La presentazione delle collane è completata da una serie di oggetti che riprendono alcuni soggetti e stili dell’arte tribale africana. Questi oggetti, che fanno parte di una collezione privata bustocca, sono stati utilizzati per scopi rituali presso varie etnie nei paesi dell’Africa occidentale e centrale. Maschere, amuleti, monili, figure e strumenti musicali rappresentano una tradizione artistica dalle radici profonde, rimasta immutata anche dopo il contatto con la civiltà europea.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GiovPio su Eseguita l’autopsia sul corpo di Domenica Russo, è attesa a Cazzago Brabbia per i funerali
PaoloFilterfree su Tre milioni e mezzo in meno per la manutenzione delle strade della provincia, Bernardoni e Torchia: “Uno schiaffo ai cittadini"
Jessica Caruso su Appello per ritrovare il coniglio nano Ade: smarrito ad Arsago Seprio
Viacolvento su Gassman: "Togliete il nome di mio padre dal teatro di Gallarate che ha ospitato i nazifascisti"
Papi57 su In consiglio comunale Guido Bonoldi difende il DG della Sette Laghi Micale e spiega le criticità
gokusayan123 su Si aspettava il tecnico delle bombole invece in casa è entrato il ladro truffatore: è successo a Malgesso
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.