Tempi d’attesa: migliora la situazione al Circolo

In un anno, l'azienda è riuscita a limare le attese per alcuni dei principali esami diagnostici. Qualche criticità permane nella radiologia e nella gastroenterologia

Il cup dell'ospedale di VareseListe d’attesa? Non sono risolte ma siamo sulla buona strada. Potrebbe essere questo il commento davanti ai tempi per alcuni esami o visite specialistiche dell’azienda ospedaliera varesina.Nel febbraio del 2009, chi richiedeva una visita cardiologica con elettrocardiogramma doveva attendere nove mesi, chi si presentava per una risonanza magnetica dell’encefalo si vedeva fissare l’appuntamento dieci mesi dopo. Per non parlare dell’eco addominale: un’attesa che durava almeno 240 giorni.
 
A distanza di oltre un anno, l’impegno per ridurre i disagi ha dato risultati concreti: « In alcune aree i progressi sono stati veramente notevoli, in altri si fa ancora fatica – commenta il direttore dell’azienda ospedaliera Walter Bergamaschinell’area cardiologica, per esempio, la prima visita si ottiene dopo 11 giorni. Questo risultato è stato possibile perchè abbiamo diversificato le agende tra prime visite e controlli: in questo secondo caso gli appuntamenti sono a 289 giorni, ma ciò è comprensibile perchè sono appuntamenti programmati dopo la prima visita. I miglioramenti sono anche il frutto di un ulteriore sforzo economico che ci ha permesso di stipulare nuovi contratti con professionisti esterni». Qualche problema rimane ancora al Circolo per effettuare il test da sforzo, 160 giorni e l’ecografia cardiaca, 217. Per contenere i disagi, l’azienda sta valutando di acquistare un altro apparecchio.
 
Decisamente più contenuti sono i tempi al Del Ponte, ormai specializzato nell’indirizzo pediatrico e ginecologico: la prima visita cardiaca per i giovani sotto i 17 anni, è di 18 giorni mentre l’ecocardiogramma è di 66 giorni e l’ECG neonatale e fetale è di 21 giorni.
Attese ridotte anche negli ambulatori di via Luini e di Comerio (tempi variabili tra 1 e 16 giorni) e a Cuasso ( 10 giorni per prima visita ed elettrocardiogramma, 36 giorni per l’Holter e 136 per il test da sforzo). 
 
Sul Verbano, la situazione della cardiologia è soddisfacente grazie anche alla diversificazione dei presidi: all’ospedale di Cittiglio l’attesa è di 58 per visita e ECG ( 84 per ecocardiogramma) attesa che scende a 21 giorni a Gavirate, mentre alla Fondazione Borghi di Brebbia i tempi vanno dai 50 giorni per il test da sforzo, ai 17 dell’holter e ai 49 dell’elettrocardiogramma. A Luino, infine, i tempi tornano a creare qualche difficoltà: prima visita ed ECG si ottiene in 70 giorni, il test da sforzo in 112, l’holter a 50 giorni e 74 per l’ecocardiogramma.
 
Criticità si registrano ancora nel settore radiologico: l’attesa maggiore si ha per la risonanza magnetica all’encefalo (RMN) con 220 giorni, attesa che scende a 10 giorni per la RMN alla colonna ( 70 giorni se si chiede specificamente del neuroradiologo). L’ecodopler agli arti inferiori si ottiene con attese di 60 giorni mentre i 37 giorni per l’eco e la mammografia rientrano nei tempi di assoluta normalità ( l’attività senologica dal 24 maggio verrà concentrata tutta al Circolo).
 
In campo ginecologico, il Del Ponte segna il passo con attese di 170 giorni per un’ecografia e 65 giorni per la prima visita. Decisamente migliore la situazione a Cittiglio dove le attese scendono a 30/40 giorni.
 
Ulteriori problemi sono presenti nell’area chirurgica per l’ecocolordoppler vascolare agli arti : l’attesa è di 133 giorni a Luino, 185 a Cittiglio e tra i 50 e i 70 giorni a Cuasso. Difficile anche l’attività gastroenterologica: per una colonscopia si attende per 168 giorni a Varese, 99 a Cittiglio e 107 a Luino: « La situazione è complicata – spiega il direttore Bergamaschi – anche perchè, a fronte di un aumento della nostra attività, cresce continuamente la domanda. In parte questo è dovuto al programma di screening del carcinoma del colon-retto, che prevede nei casi positivi alla ricerca di sangue occulto nelle feci, un approfondimento diagnostico di II livello con una colonscopia. Resta però una parte significativa di esami che vengono prescritti senza un’indicazione clinica appropriata.
 
Attese nella norma, infine, anche in area fisiatrica ( prime visite con tempi di attesa a 44 giorni a Viggiù e 99 a Cittiglio) e in area dermatologica, dove le visite nei sei ambulatori del territorio prevedono tempi di un mese circa.
 
«I risultati che stiamo ottenendo sono legati in larga misura all’iniezione di risorse aggiuntive che la Regione ci ha dato nel 2010 con questo obiettivo specifico -ha spiegato il dottor Bergamaschi –  Oggi, però, il lavoro che ci attende è riuscire a governare i tempi di attesa utilizzando meglio le risorse già disponibili. Credo inoltre non sia più rinviabile lavorare per una maggiore responsabilizzazione dei prescrittori, siano essi medici ospedalieri o del territorio, perché le prestazioni ambulatoriali richieste siano davvero appropriate».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2010
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