Tessile-Abbigliamento, la detassazione dei campionari
Il tema posto al centro di un incontro organizzato dall’Unione Industriali a Gallarate per illustrare alle imprese varesine le opportunità offerte dal decreto incentivi varato dal Governo
La detassazione delle spese per la realizzazione dei campionari nel Tessile-Abbigliamento: le agevolazioni fiscali per il settore previste dal Decreto incentivi varato a marzo dal Governo sono state al centro di un incontro organizzato a Gallarate dall’Unione degli Industriali della provincia di Varese. Una quarantina le imprese varesine che hanno partecipato per ascoltare dal consulente della società di servizi dell’associazione SPI – Servizi & Promozioni Industriali Srl, Alberto Bolzoni, tutti i dettagli di un provvedimento che si prefigge di sostenere le spese di ricerca e sviluppo volte all’ideazione, alla realizzazione e alla promozione di nuovi tessuti e capi d’abbigliamento.
Ricerca e ideazione estetica del tessuto, realizzazione dei prototipi, preparazione e promozione del campionario, realizzazione dei tagli, gestione del magazzino campioni: queste le fasi realizzative al centro di un’agevolazione che, come spiegato da Bolzoni, «consiste nella detassazione dal reddito imponibile dell’esercizio 2010 di un importo pari al valore delle spese in attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo finalizzate alla realizzazione dei campionari».
Tra le spese ammissibili ci sono quelle per il personale, limitatamente a ricercatori e tecnici; per gli strumenti e le attrezzature di laboratorio; per quei fabbricati destinati esclusivamente alla realizzazione di centri di ricerca; per i servizi di consulenza; per i costi di materiali e forniture utilizzati per attività di ricerca e sviluppo; per i brevetti.
«Il risparmio d’imposta spettante a ciascuna impresa – ha precisato il consulente di SPI Srl – non potrà superare il limite massimo di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari». È vietata, inoltre, la possibilità di cumulo con altre agevolazioni e quella con la detassazione ai fini Irap prevista per il personale dedito alle attività di ricerca e sviluppo. Il regime previsto per l’agevolazione, inoltre, ha continuato Bolzoni, non contempla «la possibilità di accesso da parte delle imprese in difficoltà».
In prima battuta, dunque, la fase meramente creativa. A seguire lo studio di fattibilità e la praticabilità dell’idea stilistica studiata a tavolino. Infine il test sul mercato e sul gusto dei consumatori attraverso l’attività di marketing. Questi i passaggi aziendali all’interno delle attività produttive del Tessile-Abbigliamento che il Decreto incentivi intende sostenere. Passaggi tutti volti alla creazione di valore per i prodotti e le imprese. Tra queste quelle dedite alla produzione di fibre tessili, di tessuti a maglia, di biancheria da tavola, da letto e per l’arredamento, tappeti e moquette, tulle, pizzi, merletti, e ricami. Esempi di attività del comparto tessile che potranno usufruire del provvedimento a cui si accompagnano tutti quelli del comparto moda. Si va in questo caso dall’abbigliamento in pelle e similpelle, alle camicie e t-shirt, passando per gli articoli in pelliccia, l’abbigliamento sportivo e la biancheria intima.
La presentazione della comunicazione da parte delle imprese che intendono accedere all’agevolazione dovrà avvenire tra il 1° dicembre 2010 e il 20 gennaio 2011 attraverso l’invio di un modello in formato elettronico reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
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