Caso Tortora, l’ex accusatore confessa: “tutte menzogne, era innocente”

Il Comune di Busto Arsizio prosegue nella sua opera di memoria e di verità sulla figura di Enzo Tortora, che in città fu trent’anni or sono tra i primi sostenitori di Tele Altomilanese.
Nei giorni scorsi Gianni Melluso, principale accusatore di Enzo Tortora, sulle pagine de L’Espresso, ha chiesto scusa ai familiari e ha affermato con forza l’innocenza del giornalista.
“Un’ulteriore occasione di riflessione sulla vicenda – sottolinea il sindaco Gigi Farioli – proprio a pochi giorni dall’intitolazione della web tv della Città a Tortora, un gesto che l’Amministrazione ha ritenuto doveroso per ricordare le battaglie del presentatore”.
Così si legge nell’articolo: “Chiedo scusa, profondamente scusa, ai familiari di Enzo Tortora. Mi rivolgo soprattutto alle figlie Gaia e Silvia, che hanno patito l’inferno per colpa mia. È difficile che accettino di perdonarmi, lo so, ma sento il dovere di contribuire con la massima onestà a questa storia. Voglio dichiarare una volta per tutte che il presentatore Tortora era innocente. Che non c’entrava con la camorra, la droga o qualsiasi forma di malavita organizzata. Tortora è stato una vittima, e come tale va onorato. Lo ribadisco ora che sono uscito dal carcere e riassaporo la libertà: vorrei fosse vivo, Tortora, per inginocchiarmi davanti a lui. Una persona perbene, finita nel tritacarne delle menzogne».
Anche Francesco Alberoni sulla prima pagina del Corriere di lunedì 7 giugno ha citato Enzo Tortora tra la gente di valore perseguitata ingiustamente: “In Italia penso a quanto è stato fatto a Enzo Tortora, un uomo dolce, amato dal popolo, travolto da accuse infami e additato al ludibrio”.