I centri commerciali si spostano da viale Milano?

Nel Pgt la possibilità di trasferimento dei grandi centri commerciali dal Sempione al nuovo quartiere Sky City. Al loro posto, ristoranti, supermercati e (forse) la nuova stazione

I centri commerciali si sposteranno da Viale Milano? Per ora è solo un’ipotesi, contenuta nel nuovo Pgt che l’amministrazione sta preparando e che è stato presentato ieri per la prima volta. Ma è un’ipotesi precisa: l’area interessata è tutta quella compresa tra la caserma dell’aeronautica e la rotonda prima della superstrada 336, al confine con Busto. E per i grandi centri commerciali è già pronta una nuova area, quella dell’ex variante Sky City (confluita nel Pgt dopo la sentenza del Tar), dal lato opposto di viale Milano: praticamente, lo scenario che Lega e centrosinistra temevano e hanno sempre denunciato.
Nell’area Sky City – tra la 336 e viale Milano, a sud di Madonna in Campagna –  potranno trovare collocazione, oltre a due medie strutture di vendita, anche «unità di media e grande distribuzione», solo quelle che sono «presenti all’atto di adozione del Pgt sulla via Milano». Per il resto, la “vocazione” principale del nuovo quartiere rimarrà quella terziaria, almeno per la parte in zona Madonna in Campagna. Nella zona oltre la 336, verso Arnate, è invece confermata la presenza di un nuovo polo logistico subito accanto alla superstrada.
E in viale Milano, cosa faranno? La domanda è scontata, vista l’enorme superficie e i volumi occupati oggi dai vari Carrefour, Mediaworld, Longoni e altro. La superficie dell’area individuata è di 144mila metri quadri: all’interno la funzione prevalente sarà quella terziaria, con «attività ricettive e ristorative», ma con la possibilità di inserire – anche qui – due medie strutture di vendita. In questa zona sorgerebbe poi anche la nuova stazione Sud della città con relativi parcheggi, che l’amministrazione vagheggia da tempo e la cui realizzazione è vincolata al progetto del terzo binario FS verso Milano. Il Cipe ha confermato pochi giorni fa che il finanziamento dell’opera esiste solo per il tratto Rho-Parabiago e che per arrivare a Gallarate bisognerà attendere: entro settimana prossima gli amministratori gallaratesi si confronteranno con il sottosegretario alle infrastrutture Mario Mantovani, per capire meglio tempi e possibilità concrete per l’opera.  

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Pubblicato il 10 Giugno 2010
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