Manovra, Parco Alto Milanese “a emolumenti zero”?
La scure della manovra si abbatterebbe anche sui consorzi. Rossi: "Con o senza stipendio, concluderò il mio mandato fra un anno. Quanto ricevuto, credo di averlo ripagato". Crespi (bilancio) frena: "Non fasciamoci la testa prima d'essercela rotta"
La scure della manovra finanziaria si abbatte sugli enti locali, e di mezzo ci andrebbero anche i consorzi. Se sarà approvata senza emendamenti sul punto specifico, dal 1° luglio prossimo non dovrebbero più essere versati emolumenti ai vertici di questi organismi intercomunali. Ad essere interessato sarebbe fra i tanti anche il Parco Alto Milanese (PAM), in cui si sono consorziati anni fa i Comuni di Busto Arsizio, Castellanza e Legnano per proteggere un’area verde a prevalente vocazione agricola, importante polmone verde in spazi densamente urbanizzati. Il presidente del PAM Luca Rossi è stato informato di questo scenario, ma fa sostanzialmente spallucce. «È un colpo ai sistema dei consorzi, già stati interessati due anni fa dalla norma per la quale nessun Comune può entrare in più di uno di questi organismi» dice. «Cosa accadrà in futuro? Probabilmente che il Parco diventerà una SpA, e questo non dovrebbe succedere».
Per Rossi, il cui stipendio è pubblicato sul sito del Comune di Busto, come quello deglia ltri amministratori di società ed enti partecipati, non cambierà nulla, anche se dovesse non ricevere più un centesimo. In passato non era mancata una polemica sull’entità dell’emolumento al presidente del Parco. «Credo di essermi ripagato in pieno quanto ho ricevuto» ribadisce Rossi. «Prima di tutto voglio dire che, stipendio o no, resto qui e completerò il mio mandato che è previsto fino all’anno prossimo. Poi ci saranno le elezioni e si vedrà. Io la politica la faccio per passione, e dico quello che penso». Quindi elenca i miglioramenti apportati al parco negli ultimi quattro anni: sul fronte della sicurezza, attivando pattuglie, chiudendo con sbarre (puntualmente vandalizzate e in via di sostituzione) gli accessi alle stradine interne contro scaricatori abusivi di rifiuti, spacciatori e così via; pulizia e decoro; la gestione dell’area della Baitina e il suo abbellimento con giochi per bambini – anche qui dei vandali si sono fatti vivi, e si sta provvedendo alle riparazioni. Ma soprattutto, le iniziative, e il ruolo di ritrovo del Parco sono apprezzati, ed è quanto Rossi più rivendica. «La cosa più bella è la palestra a cielo aperto che abbiamo appena rilanciato, è sentirsi dire dagli anziani delle case di riposo che al parco si sentono in vacanza, è vedere che c’è chi per età e condizioni non è in gado di fare ginnastica ma viene con piacere, perchè si sta in compagnia. Queste cose mi commuovono e mi ripagano dell’impegno».
Chi frena e predica prudenza prima di parlare con certezza di tagli sui singoli enti è l’assessore al bilancio Giovanni Paolo Crespi. «Sto esaminando la manovra, ma forse qualcuno si fascia la testa prima d’essersela rotta. C’è ancora un passaggio in Parlamento, ci sono aspetti ancora da chiarire prima di poter dire qualcosa di definitivo. Adesso è in atto il confronto con le Regioni», che sulla manovra hanno avuto parecchio da ridire. «A saltare subito a delle conclusioni, si rischia di dire tutto e il contrario di tutto».
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