Noemi Cantele presenta la “sua” tappa

Mercoledì 7 luglio il Giro d'Italia femminile si corre in terra varesina: partenza da Gallarate e arrivo ad Arcisate. In mezzo, un percorso ricco di salite

Il Giro d’Italia femminile torna in provincia di Varese: la sesta tappa della corsa rosa, mercoledì 6 luglio, si correrà tutta sulle strade di casa di Noemi Cantele, con il traguardo posto proprio nella sua Arcisate, al termine di una frazione non durissima, ma molto movimentata. La partenza è invece prevista dalla bassa provincia, da Gallarate, dove si percorrerà un circuito cittadino, prima di puntare verso le valli a Nord. «Abbiamo scelto – spiega l’instancabile organizzatore Mario Minervino (nella foto sotto), di Cycling Sport Promotion – di arrivare nel paese di una grande campionessa. Ma la tappa toccherà ventinove Comuni, e tre valli diverse, la Valcuvia, Valganna, la Valceresio, valli che hanno fatto davvero la storia del ciclismo».

È la terza volta negli ultimi quattro anni che il Giro Donne approda nel Varesotto, terra di bici e di campioni. Nelle due precedenti occasioni queste strade hanno parlato tedesco: a Cittiglio nel 2007 trionfò l’esperta svizzera Nicole Brändli, a Laveno Mombello nel 2008 brindò la giovane teutonica Claudia Häusler. Per quest’ultima fu il gustoso aperitivo alla maglia rosa vinta con pieno merito lo scorso anno. Dopo la “pausa” del 2009, quest’anno la Cantele corre davvero sulle strade di casa: la frazione si sviluppa per 116 chilometri, senza grandi salite ma con tanti strappi per fare selezione, scremare le atlete con più fondo, suggerire attacchi, dare una fisionomia alla classifica generale alla vigilia dei decisivi tapponi alpini. Non sono casuali le sedi, scelte grazie alla passione delle amministrazioni locali: Provincia, comuni e comunità montane. Si parte da Gallarate, da viale Carlo Noè, davanti alla sede della Yamamay, che ha sostenuto l’evento (e la Cantele) come sponsor: nella città dei due galli è previsto un doppio circuito cittadino sui viali di circonvallazione, prima di immettersi sulla strada che toccando i paesi a nord approderà al lago di Varese e di qui a Gavirate. Da qui, inizieranno le vere asperità, con la salita di Caldana verso il Brinzio, la picchiata verso Rancio e la successiva ascesa verso il Gpm di Cunardo dal versante di Ferrera. Scesi sulle sponde del Ceresio, si arriverà a Porto e di qui si risalirà verso Arcisate. Dopo il passaggio, un ultimo circuito toccherà Viggiù e la valle della Bevera, prima del traguardo nel paese della Cantele. Noemi dal canto suo, di fronte a tanti auspici di vittoria che vengono da altri, si limita a definire l’organizzazione della tappa «un grande successo personale», senza fare pronostici su se stessa. «Non sarà – spiega – una tappa definitiva, il Giro è all’inizio. Però il percorso è molto movimentato, farà selezione».  

Oltre ai Comuni di Arcisate e Gallarate (presenti rispettivamente il sindaco Angelo Pierobon e l’assessore allo sport Sparacia), tra gli organizzatori ci sono la Provincia (rappresentata dall’assessore De Bernardi Martignoni) e le Comunità Montane delle Valli del Vaerbano e del Piambello. Una “squadra” di enti dietro cui si sono mobilitati centinaia di volontari: «Molti sono gli stessi del Mondiale 2008, con cui siamo rimasti in contatto» spiega Minervino. «Sono loro, ma anche quelli della protezione civile, degli alpini, le persone che rendono possibile questi eventi». Dopo l’ottimo risultato organizzativo della prova di Coppa del Mondo, il ritorno del ciclismo femminile nelle valli è un’occasione d’oro per confermare Varese come una delle culle del ciclismo femminile.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Giugno 2010
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