Nuovo stemma, San Vittore cambia faccia
Cambiamenti e semplificazioni nello stemma comunale: la corona si riduce, S.Vittore alza la bandiera sopra la testa. Dietro alla decisione vi sono esigenze grafiche
Lo stemma di Varese cambia. Non molto, per la verità. Ma quanto basta per far discutere. Il motivo. Il vecchio logo va semplificato. La carta intestata e la comunicazione istituzionale ha bisogno di un simbolo graficamente più semplice. Ma non solo. Alcuni orpelli del simbolo non erano “storicamente corretti”, o meglio, erano comparsi nel corso dell’ottocento ma non avevano giustificazione storica. E poi. C’è la legge sull’araldica da rispettare. Ma soprattutto il simbolo deve esser più “light". Guardando il risultato, si nota soprattutto che scompare il contorno pieno che avvolge lo scudo e rimane solo una tratto semplificato, diciamo così. «E’ un motivo molto pratico» commenta il sindaco Fontana. «Così sarà più facile da usare nella carta intestata e nelle comunicazioni istituzionali» spiega il segretario comunale Filippo Ciminelli. «Lo useremo in bianco e nero e così risparmieremo anche sull’inchiostro a colori» aggiunge. «Il materiale finora stampato con il vecchio stemma sarà pero utilizzato fino a esaurimento» riprende il sindaco.
Nel dettaglio, ecco cosa cambia. Lo scudo “sannitico” (questo il nome tecnico) rimane invariato, ma viene semplificata la cornice di contorno eliminando gli arabeschi barocchi e dorati all’interno. La corona rimane a cinque fioroni d’oro e quattro palle ma perde i quattro vezzi di perle presenti sul cerchio inferiore; vengono semplificati i fiori mentre un fascio di luce la rende più luminosa. Il guerriero (S. Vittore) acquista un vestito più grigio scuro. La figura è più semplice, addirittura non vi sono più i tratti del volto. Sulla bandiera scompare un cerchio grigio chiaro. E inoltre il vessillo è stato alzato e sventola sopra la testa di S.Vittore. Cambia anche il carattere tipografico del logotipo, ovvero la scritta «Comune di Varese» che sarà posta sotto il simbolo. E’ stato scelto una il carattere «FF Thesis»; e se vogliamo essere precisi fino in fondo dobbiamo specificare che sarà utilizzato in modalità «Semi bold caps» e «Extra light caps».
Il restauro ha in realtà anche una finalità di uniformare l’utilizzo dei simboli comunali da parte degli uffici, sia per la comunicazione interna che esterna: è stato infatti prodotto un manuale per tutta la carta intestata e le comunicazioni formali. Il costo? 10.000 euro per un contratto di consulenza che dura più di un anno (e che comprende anche una serie di altri servizi) alla società di grafica a cui è stato affidato l’incarico. Lo studio grafico Narcisiva.
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