Premiati gli ospedali di Busto e Varese per l’assistenza rosa

Varese, Castellanza, Busto Arsizio, Saronno e Tradate premiati da O.N.Da per le le iniziative a favore della ricerca sulle malattie femminili

L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, si occupa di studiare le principali patologie che colpiscono le donne e di proporre strategie di prevenzione; O.N.Da sostiene ricerche di base e cliniche sulle principali patologie, ne valuta l’impatto sociale ed economico e informa le Istituzioni, i medici e il pubblico.
Come si legge sul sito di O.N.Da, il programma dei Bollini Rosa, che giunge quest’anno alla quarta edizione, “è volto a identificare delle realtà clinico e/o scientifiche fortemente all’avanguardia nel panorama sanitario italiano, al fine di facilitare la scelta del luogo di cura da parte delle donne. Alle strutture ospedaliere che possiedono i requisiti identificati dall’Osservatorio verranno assegnati dei bollini rosa che attesteranno il loro impegno nei confronti delle malattie femminili. L’obiettivo di questa iniziativa è premiare le strutture che già possiedono caratteristiche a misura di donna e incentivare le altre ad adeguarsi nel tempo ai parametri definiti dall’Osservatorio”, mirando alla diffusione del concetto internazionale di “Women’s hospital”.
 
Per il 2010, sono cinque gli ospedali di Varese e provincia che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, chi meritandosi il massimo (tre bollini), chi meno.
Tre i bollini destinati all’Azienda Ospedaliera di Varese, che, nel corso degli ultimi anni, si è dotata di strutture e servizi dedicati al mondo femminile, con una particolare attenzione al ruolo materno. Tra le iniziative che più hanno pesato per la premiazione, troviamo la Casa della Nutrice, che sostiene neomamme e neonati prematuri, la Culla per la Vita, una culla termica per neonati abbandonati, e la Stanza della Cicogna, un miniappartamento che, oltre ad offrire la possibilità del parto dolce, può ospitare anche un famigliare.
Oltre ai tre bollini, l’Ospedale MiltiMedica di Castellanza conquista anche la vetta della
classifica nazionale, grazie a quattro principali progetti: una Breast Unit che offre le migliori
cure diagnostiche e medico-chirurgiche e un’elevata capacità di accoglienza e d’ascolto delle donne; un percorso diagnostico terapeutico, dedicato alle malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer; un iter diagnostico dedicato alla menopausa; tre percorsi al femminile dedicati alla prevenzione alimentare dei tumori femminili, con un programma linea benessere e un programma linea donna per rispondere alle diverse esigenze delle donne nelle diverse età della loro vita.
Busto Arsizio è stato premiato da O.N.Da due bollini, mentre Tradate e Saronno, che fanno parte dell’Ospedale di Circolo di Busto Arsizio, hanno ricevuto un bollino ciascuno.
“I nostri tre ospedali – hanno sottolineato il direttore generale dell’Azienda bustocca Pietro Zoia e il direttore sanitario aziendale Brunella Mazzei – hanno ottenuto ancora una volta un importante riconoscimento che testimonia il nostro impegno sul fronte delle problematiche femminili. Dalla gravidanza al parto, dalla menopausa alla diagnosi e cura dei tumori del seno o dell’apparato riproduttivo, le nostre tre strutture hanno messo a punto percorsi che mettono la paziente e le sue esigenze al centro del sistema di cura in un’ottica multidisciplinare.” Novità di quest’anno sono la vaccinazione anti papilloma virus, la ristrutturazione del piano terra del padiglione Ogp a Busto, con la realizzazione dei nuovi ambulatori per l’Ostetricia e Ginecologia e la nuova apertura alla cittadinanza di due asili nido, prima destinati ai soli dipendenti.
Un altro ospedale a ricevere il massimo dei bollini è stata la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano; il riconoscimento gli è stato attribuito grazie ai progetti dedicati alla donna, sia dal punto di vista organizzativo sia assistenziale. Le Unità operative interessate sono caratterizzate dall’avanguardia nella cura di patologie femminili e nell’assistenza alle donne: UO Pronto Soccorso e Accettazione ostetrico-ginecologica, UO Genetica Medica e UO Medicina Interna 1a, tutte dirette da donne medico. La Fondazione è anche punto di riferimento importante per le donne straniere, poiché offre loro accoglienza e assistenza, ponendo l’attenzione sull’utilizzo di una comunicazione appropriata e sulla conoscenza delle specifiche realtà ed esigenze. I percorsi creati dalla Fondazione permettono quindi alle donne di affrontare tutte le scelte, talvolta anche molto difficili, da un punto di vista multidisciplinare.
La classifica di quest’anno è stata curata da un’apposita Commissione presieduta da Laura Pellegrini, direttrice generale dell’Istituto Malattie Infettive Spallanzani di Roma; le strutture premiate verranno monitorate per verificare che i requisiti siano mantenuti. I risultati dell’indagine sono consultabili sul sito www.ondaosservatorio.it.

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Pubblicato il 30 Giugno 2010
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