Recalcati è tornato: “Credo nel progetto della nuova Varese”
L'allenatore della Stella è di nuovo sulla panchina della Pallacanestro Varese con un contratto biennale. «Cecco è una garanzia, vogliamo essere subito competitivi. L'età? Per me è motivo d'orgogliio»
Si è aperto al fresco dell’Hotel Palace il "Recalcati-Bis", il secondo mandato sulla panchina della Pallacanestro Varese dell’allenatore milanese che ha da poco lasciato la guida della Nazionale. Charlie, come tutti lo chiamano, si è presentato alla stampa fresco di firma su un contratto biennale (a cifre non comunicate) e con un discorso molto chiaro e con pochi fronzoli. Unità d’intenti, credito al progetto di trasformazione della società, voglia di allenare e di lavorare in palestra: sono questi i "paletti" posti dal tecnico per pianificare un futuro che, fin dalle sue parole, non sarà confinato alla prossima stagione ma che dovrà estendersi più a lungo, come vuole e merita una piazza come Varese.
«Prima di guardare al budget, negli incontri che ho avuto con i dirigenti nei giorni scorsi, ho voluto capire il piano disegnato dalla società per il rilancio, una prospettiva che mi è piaciuta e che mi ha colpito» ha esordito Recalcati, introdotto alla platea (folta come raramente accade) da Cecco Vescovi e Claudio Maria Castiglioni.
LA SQUADRA CHE VERRA’ – Il nuovo coach ha ringraziato – senza citarlo – il predecessore Stefano Pillastrini («Sarebbe sbagliato dire che si riparte da zero, perché qui è stato fatto un bel lavoro; diciamo che oggi segnamo una nuova partenza») e soprattutto ha parlato di prospettive a breve termine. «La nostra prima necessità è quella di avere subito una squadra competitiva che allo stesso tempo metta una base solida anche per le stagioni a venire. Per questo ci siamo già confrontati sulle mosse di mercato anche se per ora siamo solo all’inizio; ci muoveremo pensando sempre all’insieme della squadra perché il gruppo che andrà costruito dovrà essere formato da uomini complementari su tutti i fronti: umani, tecnici e naturalmente di budget».
A garantire il lavoro, la presenza di Vescovi: «Qui ho ritrovato un Cecco "nuovo" – spiega Recalcati – che non conoscevo. Un Cecco dirigente cui la società ha affidato sia la costruzione della squadra sia la ristrutturazione della società: questa per me è una grande garanzia».
Riguardo alla sua filosofia di gioco – termine che Recalcati non ama – il coach ha parole chiare: «Bisogna fare attenzione a etichettare una squadra di basket. Io ritengo che la cosa fondamentale sia quella di ottimizzare le risorse e non di imporre un tipo di gioco a tutti i costi. È evidente che ogni allenatore ha alcune priorità quando va in palestra a lavorare, però io credo che prima di tutto vengano le priorità della squadra. Quindi è sempre fondamentale mettere i propri giocatori in condizione di rendere al meglio nel contesto di insieme. Perché poi il termine "unità" è quello che più di tutti conta in una squadra che è un gruppo dove ognuno, da me ai giocatori fino ai tifosi, deve fare la propria parte e rispettare il proprio ruolo».
PASSATO E FUTURO – «Ogni volta che sono venuto a Varese per vedere una partita mi sono domandato se sarebbe stato possibile un mio ritorno in panchina. So bene che è un rischio ma io penso che rimettersi in gioco faccia parte di questo lavoro; la cosa importante è ritornare in una situazione completamente nuova e differente da quella di allora. Porto con me un grande carico di esperienza e un’età, 65 anni, di cui sono orgoglioso. In città ritrovo tanti amici e in un certo senso li metto alla prova: non sarà sempre tutto "rose e fiori" e – scherza – sono curioso di capire chi davvero mi sarà fedele».
LO STAFF – Le voci che vorrebbero Fabio Corbani a fianco di Recalcati sono indirettamente confermate proprio dal capo allenatore. «Dopo aver letto i "rumors" relativi a Corbani ho voluto incontrarlo perché non lo conoscevo personalmente. Mi ha fatto una bella impressione ed è una, ma non l’unica, delle possibilità tra cui scegliere l’assistente. Di certo invece confermerò il preparatore Marco Armenise con cui ho già parlato e mi auguro di affiancargli, in qualità di consulente, anche Gigi Sepulcri che era con me nello staff azzurro».
IL CALENDARIO – A margine della presentazione, Recalcati ha abbozzato quello che sarà il possibile programma di lavoro della squadra. «L’inizio del campionato quest’anno sarà piuttosto avanzato, a metà ottobre, quindi potremo lavorare con più calma rispetto al passato. Io credo che convocheremo il raduno intorno all’1 settembre ma l’idea è quella di far arrivare in città i giocatori con una settimana di anticipo. Il tempo per far ambientare i nuovi e riallacciare i discorsi con chi verrà confermato». Ma qui Recalcati non ci casca e, come promesso, di nomi non ne pronuncia.
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