Spi-Cgil in piazza per i pensionati
Gazebo e volantinaggi oggi a Sant'Anna e sabato al mercato di piazzale Bersaglieri. "Rivalutare le pensioni, difendere il sociale dai tagli della manovra, attivare i servizi per gli anziani nelle realtà locali"
Spi-Cgil torna in piazza con e per i pensionati. oggi, lunedì 21 giugno, fino alle ore 13, presidio con gazebo e volantinaggio al mercatino di piazzale D’Annunzio a Sant’Anna, uno dei rioni di Busto Arsizio che più risentono della perdurante situazione di crisi. Sabato prossimo 26 giugno il medesimo presidio sarà invece presente al mercato cittadino principale di piazzale Bersaglieri sia al mattino che al pomeriggio.
«Siamo qui, a due passi da dove Emma Marcegaglia aprirà l’assemblea degli industriali, per fare una campagna di sensibilizzazione tra gli anziani» spiega per la segreteria provinciale del sindacato dei pensionati Umberto Colombo, presente con il rappresentante cittadino Gianni Mazza. «Abbiamo un programma di presidi e gazebo in tutta la provincia, alla fine ne attiveremo circa 70-80». Quanto ai contenuti, il volantino che viene diffuso «è diviso in due parti, una sui principi e le richieste di ordine generale, l’altra sul livello locale a partire dalla Regione».
Fra le richieste "nazionali" la rivalutazione delle pensioni («la gente si è impoverita in questi anni»), la riduzione delle tasse sui redditi fissi – da lavoro e da pensioni – «tanto più che la manovra non tocca i grandi patrimoni»; una legge nazionale a favore delle persone non autosufficienti; più fondi per sanità e servizi destinati agli anziani.
A livello regionale e locale, il volantino riferisce della contrattazione sociale che anche a Busto Arsizio Spi-Cgil intesse con i servizi sociali. «Chiediamo poi» aggiunge Colombo «lo sblocco dell’accordo regionale dell’ottobre 2009 per la non autosufficienze, da 50 milioni di euro, rimasto al palo per la mancanza dei decreti attuativi», il contenimento delle tariffe per i servizi che interessano la terza età, e così via.
Infine, come Cgil, si ricorda lo sciopero generale indetto per venerdì 25 giugno contro la manovra economica del governo, «che tagli i fondi agli enti locali mettendo a rischio due volte tanto i soggetti più deboli».
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