Un supermarket con “assunzioni a chilometri zero”

Aprirà mercoledì prossimo l'ipermercato con 35 negozi. Il 25% degli assunti sarà di Vanzaghello, un altro 25% dei Comuni confinanti. La statale 527 sotto pressione anche per nuovi progetti nella vicina Lonate

Sarà inaugurato martedì prossimo 15 giugno per aprire al pubblico mercoledì 16 il centro commerciale Bennet di Vanzaghello, situato lungo la SS 527 Bustese, quasi al confine con Magnago. Un’altra grossa struttura di vendita (14mila mq, ipermercato e 35 negozi) che viene a situarsi su un territorio che fa gola, ma che sente la pressione dello sviluppo. Con una particolarità: come da accordi a suo tempo sottoscritti in Regione alla presenza di tutti gli enti coinvolti, rappresentanze dei commercianti incluse, il centro commerciale ha assunto per il 25% vanzaghellesi, e per un altro 25% residenti dei Comuni confinanti (Lonate Pozzolo, Castano Primo, Magnago, Samarate). Un caso "di scuola" del rapporto fra grosse catene e piccoli Comuni, come si vedrà.
Il sindaco Gianbattista Gualdoni osserva che «in tempi di crisi, mentre purtroppo le attività produttive chiudono, quello del commercio è ancora un settore che offre dell’occupazione». E, a quanto riferice lo stesso primo cittadino, già oltre 150 persone risultano assunte. L’accordo di Vanzaghello è nero su bianco. «L’autorizzazione commerciale a questo livello è di competenza regionale» ricorda Gualdoni. «L’impegno sull’occupazione a livello locale è stato assunto in sede di accordo di programma in Regione. Tutto si è mosso dopo il 2005, già sotto la nostra prima amministrazione. Fu tra l’altro la prima volta che un’operazione di questo tipo ebbe un’approvazione unanime di tutte le parti coinvolte».
Vanzaghello è piccola ma non piccolissima; il territorio è molto ridotto ma la popolazione supera i cinquemila abitanti. I vantaggi per il Comune non si limiteranno, chiaramente, alla quarantina di assunzioni "garantite" in loco. «Al di fuori degli oneri di urbanizzazione, ci arriveranno un milione e 250mila euro» chiarisce il sindaco, con i quali si realizzeranno una scuola materna e un asilo nido». Un classico do ut des dell’era della grande distribuzione. La quale si affanna a trovare spazi in territori "densi", via via più limitati da un’espansione edilizia che riduce a frange spezzettate ambienti di campagna che un tempo dividevano nettamente abitati in via di "esplosione" (urban sprawl).

Il "piccolo" di Vanzaghello, al centro delle presenti e future pianificazioni infrastrutturali (Malpensa-Boffalora, variante SS341 Gallaratese a venire, Sempione bis se mai si farà), non è scindibile chiaramente dal contesto territoriale. Quello dei centri commerciali sia un settore spesso oggetto di critica, quando non di scelte politiche contrarie – la vicina Busto Arsizio, allergica alla grande distribuzione, è ormai circondata dai centri commerciali… altrui.
La SS527 bustese offre un punto di vista sull’evoluzione del territorio, e nella vicina Lonate Pozzolo l’opposizione, curiosamente dello stesso colore politico dell’amministrazione di Vanzaghello (centrosinistra), l’ha già ribattezzata "Sofficino Road". Motivo? I nuovi piani di espansione produttiva e commerciale, con due distinte pianificazioni (PII) previste proprio a cavallo di via per Busto Arsizio, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal nuovo Bennet di Vanzaghello. Il rischio è di trovarsi con numerose strutture commerciali, fra medie e grandi, nel giro di cinque-sei chilometri di strada. «La preoccupazione» riferisce la capogruppo dei democratici lonatesi Nadia Rosa «è che si continua a costruire e che abbiamo una direttrice di traffico che rischia di intasarsi. Anche gli studi in merito alla viabilità che abbiamo potuto visionare avevano aspetti che non ci tornavano». Tutto in un Comune che si fa scudo da una parte contro Malpensa, e cresce dall’altra. Mentre, calando la febbre industriale da capannone, sale quella commerciale da punto vendita: «Constatiamo una mancanza di programmazione complessiva, vari interventi hanno portato ad avere una via fatta di strutture commerciali che rischiano di farsi ombra a vicenda».

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Pubblicato il 10 Giugno 2010
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