Abbattuta tre anni fa, la ciminiera sarà ricostruita
La strana storia dell'alto camino della fabbrica tessile: era stato demolito nell'estate 2007, ma i materiali sono stati conservati. Ora sarà ricostruita per un'altezza di quindici metri
Prima l’hanno abbattuta, poi ne hanno tenuto da parte le macerie, ora dovranno ricostruirla (in parte). Davvero strana e curiosa la storia della ciminiera della Cantoni, che era una delle più alte della città, insieme con quella della Bonicalzi di via Seprio e con quella dell’ospedale: dopo anni di abbandono, l’alto manufatto d’inizio Novecento fu abbattuto in un giorno d’estate del 2007 (nella foto). «Dovevamo abbatterla per forza, bisognava bonificare il terreno» spiega ancora oggi l’assessore all’urbanistica Massimo Bossi. Se gli inquinanti nel terreno erano l’eredità più negativa della storica tessitura, la ciminiera rappresentava invece una bella testimonianza di storia industriale, anche se non era formalmente tutelata come bene culturale. A Palazzo Broletto non presero bene l’abbattimento, lo sappiamo dalle intercettazioni del processo Lolita: l’allora dirigente Gigi Bossi minacciò di bloccare il progetto se non si fosse trovata una soluzione. E così le macerie della ciminiera – mattoni pieni e anelli di ferro – furono conservate, in attesa di una soluzione. Oggi si è deciso che sarà ricostruita in altra posizione (verso il fondo del parcheggio), limitatamente al basamento ottagonale e ad una parte del camino, per un’altezza di quindici metri, circa un terzo del manufatto originale.
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