Contadini del Tessile a raccolta, un anno dopo

Il 16 luglio 2009 iniziò la rivolta delle imprese tessili contro le grandi firme che producevano all'estero e si fregiavano dell'etichetta "made in Italy". Dopo l'approvazione della legge Reguzzoni-Versace la battaglia continua

I "Contadini del tessile" ripartono da Busto Arsizio, da dove era iniziato tutto il movimento. Venerdì 16 luglio, ad un anno esatto dal primo incontro che si tenne all’interno della storica azienda tessile Aspesi,gli imprenditori faranno il punto dopo l’approvazione della nuova legge Reguzzoni-Versace che regola il made in Italy. L’assemblea si terrà in via Cellini 26  evedrà la partecipazione, oltre al gruppo storico dei Contadini del Tessile, di  Imprese che Resistono, Adici , Confindustria Varese, alcune rappresentanze della Confartigianato dell’Emilia del Veneto e della Toscana. Saranno presenti, inoltre, il capogruppo alla camera della Lega Nord e promotore della legge sul Made in Italy Marco Reguzzoni e l’eurodeputata del Pdl Lara Comi. L’obiettivo di questo incontro è ribadire che senza la produzione non può esserci un’economia sana e la battaglia in Europa per la tutela dei posti di lavoro.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 14 Luglio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.