Film internazionale per la piccola Gambarogno
Il neonato comune svizzero che confina con Monteviasco ospita le riprese del lungometraggio “Hump”, con attori anche da Stati Uniti, Inghilterra e Italia

Gambarogno è un comune che ha poche settimane di vita. Infatti è nato ufficialmente lo scorso aprile in seguito all’accorpamento di diversi piccoli paesi della zona che contavano poche centinaia o addirittura decine di abitanti. Come set della pellicola anche la stazione ferroviaria della nuova città, che per la prima volta potrebbe quindi comparire in un film.
“Jump” racconta di Alice (Claire Price) una donna sulla trentina, bella e perturbata, che sta scappando da una vita frenetica metropolitana di cui ha perso il controllo. Quando muore suo padre, che non vede da 24 anni, ritorna al villaggio della sua infanzia chiamata dall’avvocato Fretti (Enzo Scanzi) per eseguire le ultime volontà del testamento del padre. Qui incontrerà una nonna (Heidi Diggelmann) che ormai non conosce più e che le farà ritrovare il calore famigliare, un bambino epilettico (Gabriel Beltrami) che la aiuterà a superare le proprie barriere e un giovane uomo (Glen Blackhall) che troverà la chiave del suo cuore. Alice cerca così di riparare ai danni subiti durante l’infanzia a causa dell’inspiegata separazione dei genitori. Jump è una storia sul potere dell’amicizia e dell’amore in grado di dare una svolta alla vita, ambientato in un suggestivo villaggio in riva al lago immerso nelle montagne ticinesi.
«Jump, opera prima della regista e attrice ticinese Bindu de Stoppani – raccontano del blog di Gambarogno -, è una storia fresca, che grazie al supporto della produttrice inglese Emily Man (Manmade Films), al supporto della Hugofilm Productions e della RSI Radiotelevisione svizzera è diventato realtà proprio alle nostre latitudini. Opportunità non solo per la giovane regista ma per giovani e meno giovani addetti ai lavori ticinesi che grazie a ripetute produzioni nel cantone (Sinestesia di Erik Bernasconi, Lionel di Mohammed Soudani) hanno l’opportunità di crescere affermandosi nel mondo cinematografico svizzero. Tra le giovani leve è doveroso citare Pietro Zürcher (Direttore della fotografia), Laura Pennisi (Costumista) e Michela Pini (Direttore di produzione), questi ragazzi hanno avuto e hanno tutto’ora la possibilità di lavorare con professionisti del Calibro di Fabrizio Nicora (scenografia) e Erik Bernasconi (aiuto regista), senza dimenticare la possibilità che si è data a numerosi stagisti di lavorare per la prima volta su un lungometraggio».
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