“Indimenticabile sole nero sull’ isola di Pasqua”

Il resoconto di una delle eclissi solari più affascinanti e attese della storia dell’ Astronomia, che il Gruppo Astronomico Tradatese ha seguito dall’isola dei Moai

Eclissi isola di PasquaOtto eclissi totali di Sole su Otto. n vero record praticamente imbattibile quello del GAT di Tradate che, dopo il lontanissimo 11 Luglio 1991 (eclisse in Messico) ha concluso 20 anni di osservazioni di eclissi con un altro incredibile 11 luglio, quello di Domenica scorsa in pieno Oceano Pacifico. L’ 11 Luglio 2010 il cono d’ombra della Luna (in Gemelli, 45’ ad Est della stella delta Geminorum, di m=3). ) ha sfiorato per 2h 45m 11.000 km di superficie terrestre in corrispondenza dell’ Oceano Pacifico meridionale, centrando in pieno la mitica isola di Pasqua, dove si sono recati migliaia di studiosi da mezzo mondo, compresi alcuni esponenti del GAT di Tradate.
Il problema principale dell’eclisse sull’isola di Pasqua è stato il clima imprevedibile e bizzarro. L’eclisse è avvenuta infatti in pieno inverno australe quando la piovosità tende ad aumentare, sebbene il concetto di ‘secco’  e ‘pioggia’ sia piuttosto relativo nelle aree tropicali e subtropicali.  La situazione è diventata drammatica quando, due giorni prima dell’eclisse, una violentissima ( e freddissima! ) perturbazione antartica  ha provocato una tormenta di pioggia e vento  per 40 h di seguito. Per gli studiosi di mezzo mondo approdati all’isola di Pasqua la notte che è
ha preceduto l’eclisse del secolo è stata un vero INCUBO: vento fortissimo e pioggia sembravano non cessare mai. Poi, la mattina di Domenica 11 luglio il MIRACOLO: un vento fortissimo da Nord (ossia dall’equatore) ha letteralmente ripulito il cielo, permettendoci di assistere nelle condizioni migliori possibili alla più incredibile eclisse della nostra vita.
Il punto di massima eclisse è stato raggiunto alle 21h33m31s ora italiana), in pieno Oceano Pacifico: qui la durata della totalità è stata di  5m20s, con il Sole alto 47° e il cono d’ombra largo 259 km. L’eclisse è entrata nella leggenda 40 minuti più tardi  (22:08 ora italiana.): ha infatti oscurato per 4m41 sec  l’ Isola di Pasqua (27°S e 109° Ovest), uno dei luoghi abitati più remoti del pianeta (si formò tre milioni di anni fa grazie All’eruzione di tre grossi vulcani che dominano i vertici dell’isola), reso celebre dalla presenza di un migliaio di enigmatiche statue (i Moai)  uniche al mondo. Qui, sotto l’ombra dei Moai, Il GAT ha potuto essere presente grazie al contributo organizzativo fondamentale di Lucia Guaita che, come noto, da alcuni anni vive a Santiago del Cile dove sta completando la sua tesi di dottorato in Astrofisica ( l’isola si raggiunge in aereo dopo un lungo volo di 6 ore da Santiago). Anche Lucia era presente all’ imperdibile eclisse sull’ isola di Pasqua. .
In generale, è comprensibile che in un ambiente così ricco di mistero ed emotività un’eclisse totale di Sole come quella dell’ 11 luglio 2010, essendo la più lunga di sempre sull’ isola con i suoi 4min41sec, era destinata ad entrare nella leggenda come la ‘madre di tutte le eclissi’ . Anche perché era la prima ed unica l’eclisse abbia oscurato il Sole sopra le statue dei Moai, da quando questi enigmatiche statue di pietra vulcanica vennero costruiti 1500 anni fa..
Eravamo in migliaia sul grande spiazzo erboso che fa da cornice ai Moai del sìto di Tahai quando la Luna   ha iniziato a contattare il Sole alle   h 12:40:33 locali (20:40:33 italiane). Il cielo era quasi sgombro ma il PATEMA davvero enorme che qualche nuvola emergente di continuo dal mare ci rovinasse la festa, ci ha tenuti col fiato sospeso fino al momento fatidico delle 14:08:29 locali (22:08:29 italiane) quando è iniziata la totalità di 4m41sec.  Fortunatamente il cielo si è ulteriormente pulito proprio in quei  momenti  fatidici  ! E’ stata una visione indimenticabile e fantastica ! Parecchie protuberanze rosse erano ben visibili sia in entrata che in uscita (potrebbe essere un indizio, assieme alla macchia di discrete proporzioni presente in quel momento sul disco solare, che il Sole si sta risvegliando). Soprattutto, però, l’interesse massimo è stato per la forma e le dimensioni della splendida corona. Sui poli del Sole erano perfettamente disegnate le linee di forza del dipolo magnetico coronale (una situazione tipica di Sole in bassa attività): erano  quindi facilmente fotografabili ed inenarrabili nella loro nitidezza al binocolo. Una situazione piuttosto differente da quella dell’eclisse che seguimmo in  Cina nel luglio 2009, ma comunque tipica di un Sole in attività sempre molto scarsa..  Nel contempo il cielo limpidissimo e scuro (il buio è stato quasi totale) si è riempito di stelle e si sono resi visibilissimi sia Mercurio ( m=-0,8 a 15° dal Sole), sia Venere  molto più lontano (m=-4 a 40° dal Sole).
Le misure di temperatura, che abbiamo effettuato con due termometri digitali sono state chiare: si è passati da un valore iniziale di 21°C ad un valore di 17°C una decina di minuti dopo la totalità. La diminuzione che sicuramente  non appare eccezionale, sembra perfettamente compatibile con il forte vento proveniente dal mare che ha accompagnato tutto il fenomeno ( permettendoci di osservarlo nelle condizioni migliori possibili !).
La fase di uscita della Luna dal disco solare alle  h 15:34 locali (22:34:15 T.U.) ci è apparsa psicologicamente velocissima, laddove la fase di entrata (nel timore di perdere per nuvole la totalità) è stata davvero un ‘interminabile calvario’.  Sì, perché se avessimo perso la ‘madre di tutte le eclissi’ il digiuno sarebbe stato lungo, troppo lungo: la prossima eclisse perfettamente accessibile  sarà infatti quella che attraverserà gli USA meridionali il 21 Agosto 2017.
Un’ultima notazione di colore davvero imbattibile: la totalità si è verificata quasi nel momento in cui la nazionale calcistica della Spagna, dall’altra parte del mondo, segnava il gol decisivo per la vittoria della Coppa del mondo : immediato, prolungato, emozionato, è stato l’urlo di gioia dei moltissimi spagnoli presenti all’eclisse. Per loro questa doppia emozione è stata una situazione che rimarrà per sempre unica al mondo.

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Eclissi isola di Pasqua 4 di 5
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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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