La ex Malerba cade a pezzi, ma entro l’anno arriva Esselunga
Sono in corso riunioni a Palazzo Estense
Transennata, blindata, sigillata ma non basta. La ex Malerba è un capannone dimesso a cavallo di alcune via di comunicazioni strategiche della città, un rifugio per i senza tetto, un pezzo di storia industriale di Varese, ma in futuro sarà un grande supermercato con annessi studi medici e dentistici. Il grande progetto per la ristrutturazione dovrà terminare nel 2010, è questo il limite che si sono dati gli uffici dell’urbanistica di Palazzo Estense, che stanno trattando il caso.
E allora facciamo un passo indietro, e cerchiamo di spiegare ai lettori che cosa sta per accadere in quel punto e perché.
Una società di costruzioni del milanese, la Ceresio srl, ha chiesto di poter realizzare una grande superficie commerciale (nella foto il progetto di supermercato, con il primo tratto della strada Gasparotto Borri); si tratta di una azienda che sovente lavora per Esselunga e che opererà un trasferimento di licenza commerciale da un negozio di Varese. La dimensione sarà superiore ai 2500 metri quadri di superficie di vendita e dunque la procedura prevede che l’autorizzazione sia assoggettata a un Accordo di programma con la partecipazione della Regione Lombardia, del Comune di Varese e di altri enti. Sarà un supermercato che non si discosterà troppo, per dimensione, dalla mega struttura di Masnago, tanto per capirci. L’accordo di programma è in questo momento alla fase finale. È stata già realizzata la Vas obbligatoria, valutazione ambientale strategica, e le indicazioni vanno ora recepite da parte del gruppo di lavoro che sta affinando il progetto, ovvero la segreteria tecnica dell’accordo di programma. Tanti termini burocratici ma in sostanza si può riassumere il tutto dicendo che c’è ancora qualcosa chiarire per rispettare tutte le prescrizioni della legge, ma il cammino è tracciato.
I privati daranno in cambio quasi 9 milioni di euro che il comune utilizzerà per la costruzione del primo tratto della bretella Gasparotto Borri, proprio vicino alla ex Malerba, con la costruzione delle nuove rotonde e della strada che passerà sotto la ferrovia. I privati altresì dovranno installare, oltre al supermercato, anche degli studi medici e delle farmacie. Il progetto, infatti, è classificato come «Piano integrato di intervento», (in deroga al piano regolatore): è una sorta di scambio di interessi tra pubblico e privato ma per legge prevede almeno due funzioni. Per questo il proponente ha indicato come seconda funzione quella medico sanitaria.
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