“Nessun centro d’espulsione a Malpensa”

Il Ministro degli Interni respinge nuovamente la richiesta del vicesindaco di Milano De Corato per un CIE accanto all'aeroporto: "In Lombardia c'è già via Corelli, prima ogni Regione dovrà averne uno"

Un Centro d’Identificazione ed Espulsione a Malpensa? «Non è previsto, in Lombardia c’è già, mentre altre Regioni non ne hanno nemmeno uno». Il ministro degli Interni Roberto Maroni boccia definitivamente la proposta di un CIE accanto all’aeroporto della brughiera. E lo fa rispondendo direttamente al vicesindaco di Milano Riccardo De Corato, che a distanza di un mese e mezzo è tornato a riproporre l’idea di un nuovo centro da affiancare a quello di Via Corelli. «In Italia abbiamo 10 CIE in 9 Regioni, solo l’Emilia Romagna ne ha due. Prima di raddoppiare nelle regioni che già ce li hanno, dobbiamo aprirne dove non ce ne sono. Nel 2010 partiremo con Veneto, Marche, Toscana e Campania. Gli altri nel 2011». Attualmente a Nord del Po sono tre i centri di espulsione, a Milano Via Corelli, Torino e Gradisca d’Isonzo. «Individueremo aree vicino agli aeroporti e strutture del Demanio, come le vecchie caserme» ha concluso Maroni.

Altro tema toccato, quello dei body scanner, che hanno meno attinenza con l’immigrazione clandestina e più con la lotta al terrorismo e alla sicurezza aerea: a settembre terminerà la fase sperimentale e si passerà all’installazione negli aeroporti. «Le apparecchiature non provocano alcun danno, sono approvate non solo dal Ministero della Salute, ma anche dall’authority per la privacy» ha spiegato Maroni, scacciando così le polemiche dei mesi passati. Rimangono però da risolvere alcuni problemi tecnici, «stanno lavorando sugli algoritmi di programmazione». Incidenti di percorso che non impediscono al ministro di parlare di «modello che potrà valere a livello europeo».

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Pubblicato il 05 Luglio 2010

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