Roman Polanski non sarà estradato
Lo ha reso noto il capo del Dipartimento federale svizzero di giustizia. Nel 2009, sulla base del mandato di arresto internazionale spiccato all'epoca, era stato fermato all'aeroporto di Zurigo
Roman Polanski non sarà estradato negli Stati Uniti. Le misure restrittive della libertà nei suoi confronti sono state revocate. Questo è quanto ha reso noto lunedì a Berna il capo del Dipartimento federale svizzero di giustizia e polizia (DFGP), Eveline Widmer-Schlumpf. Infatti, nemmeno dopo intensi accertamenti è stato possibile escludere con la necessaria certezza la presenza di un vizio nella domanda di estradizione statunitense. Sono inoltre stati presi in considerazione i principi applicabili all’azione statale in base all’ordine pubblico internazionale.
Roman Polanski era ricercato dalla fine del 2005 per atti sessuali con una minorenne avvenuti nel 1977. Il 26 settembre 2009, sulla base del mandato di arresto internazionale spiccato all’epoca, Roman Polanski era stato fermato all’aeroporto di Zurigo e posto in stato di detenzione provvisoria in vista di estradizione. Il 22 ottobre 2009 le autorità statunitensi hanno trasmesso la domanda formale di estradizione. Il 4 dicembre Roman Polanski è stato rilasciato dietro pagamento di una cauzione di 4,5 milioni di franchi e posto agli arresti domiciliari nel suo chalet di Gstaad, dove era sottoposto a sorveglianza elettronica.
Il 3 marzo 2010, nell’ambito della procedura di estradizione, l’Ufficio federale svizzero di giustizia (UFG) aveva chiesto alle autorità americane di integrare la domanda di estradizione con il verbale dell’interrogatorio del 26 gennaio 2010 nei confronti del pubblico ministero Roger Gunson, che negli anni Settanta era stato responsabile del caso. Da tale verbale dovrebbe risultare che il giudice allora competente, nell’udienza del 19 settembre 1977, aveva espressamente assicurato ai rappresentanti delle parti che i 42 giorni di detenzione trascorsi da Roman Polanski nel reparto psichiatrico di un carcere californiano costituivano la pena detentiva complessiva da scontare. Se ciò corrisponde al vero e Roman Polanski ha dunque già scontato la sua pena, né la procedura fondata sulla domanda d’estradizione statunitense né la domanda stessa avrebbero ragione d’essere.
Il 13 maggio 2010 il Dipartimento di giustizia statunitense ha rifiutato di consegnare il verbale chiesto dall’UFG, rinviando a una sentenza giudiziaria secondo cui tale documento deve restare secretato. Alla luce della situazione, secondo le autorità svizzere, non è possibile escludere con la necessaria certezza che Roman Polanski non abbia già scontato la pena inflittagli all’epoca e che la domanda di estrazione non sia gravemente viziata.
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