Sciopero dei trasporti, istruzioni per sopravvivere

L'agitazione indetta da quasi tutte le sigle sindacali si apre giovedì alle 21 e finirà alla stessa ora di venerdì 9 luglio. Le fasce di garanzia per le singole aziende, a Milano e Varese

Vita dura per i pendolari (e anche per i vacanzieri) venerdì 9 luglio: gli addetti del settore trasporto pubblico locale e ferroviario hanno proclamato uno sciopero di 24 ore, sostenuto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast: i treni si fermeranno dalle 21 di giovedì 8 luglio alle 21 di venerdì 9. Lo stop riguarderà anche bus, metro e tram nell’intera giornata di venerdì 9 secondo modalità locali, stabilite nel rispetto delle fasce di garanzia. Sulle linee Trenitalia saranno garantiti i treni indicati nell’apposita lista pubblicata sul sito del gestore del servizio.

Sulla rete delle Ferrovie Nord Milano lo sciopero comporterà possibili disagi e cancellazioni di treni dall’inizio del servizio alle ore 6.00; dalle ore 9.00 alle ore 16.30 e dalle ore 19.30 alla fine del servizio. Sono previste due fasce orarie garantite per la circolazione dei treni, dalle ore 6.00 alle ore 8.59 e dalle ore 16.30 alle ore 19.29.

A Milano l’agitazione è prevista dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 al termine del servizio: durante queste fasce orarie – spiega ATM – saranno quindi possibili disagi. Corse garantite dal mattino fino alle 8,45 e dalle 15 alle 18. A Como, per la funicolare Como-Brunate gestita sempre da Atm Milano, possibili disagi, invece, dalle 8,30 alle 16,30 e dalle 19,30 a chiusura dell’impianto.

A Varese gli autobus SILA potranno subire limitazioni dalle 8.45 alle 12.15 e dalle 15.30 a fine servizio. Nelle altre fasce orarie il servizio è garantito.

L’agitazione è stata proclamata dalle sigle sindacali «a sostegno della vertenza per il nuovo contratto della mobilità che va avanti da due anni».

«Lo sciopero coincide con la decisione del Governo di tagliare le risorse destinate al trasporto pubblico (sia ferroviario che su gomma) in misura tale da portare al collasso l’intero “sistema trasporti” – spiega Nino Cortorillo, segretario regionale della Filt Cgil della Lombardia -. Se i “tagli” fossero confermati assisteremmo, a catena, al disastro economico delle imprese, al taglio drammatico di linee e servizi, ad una drastica riduzione di personale attraverso licenziamenti collettivi».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Luglio 2010
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