Una estate da leoni per i talenti varesini
Luglio sta regalando una lunga serie di soddisfazioni per lo sport giovanile della provincia. Marzetta e Kaboré (atletica), Battagin e Regalbuto (canottaggio), Crugnola (rally) e tanti altri: storie di ragazzi vincenti
La strepitosa vittoria del Varese sul Milan, le grandi novità societarie di casa Cimberio, l’attesa per la Tre Valli del prossimo 17 agosto sono senz’altro gli eventi che stanno caratterizzando questo fine di luglio nel mondo dello sport locale. Ma oltre a queste chicche che il grande pubblico sta seguendo con attenzione, non bisogna dimenticare quello che stanno facendo alcuni giovani talenti nostrani che in pochi giorni stanno facendo faville ad altissimo livello. E il bello è che sono tante le discipline in cui sono arrivati i risultati, segno che il Varesotto è ancora capace di coltivare lo sport a 360 gradi.
MARZETTA CORRE SUL MONDO – Iniziamo la nostra carrellata con la regina degli sport olimpici, l’atletica leggera: si sono infatti svolti a Moncton in Canada i Mondiali juniores e i due grandi talenti del Cus dei Laghi sono stati tra i protagonisti della spedizione azzurra. Copertina dunque per François Marzetta e Camillo Kaboré: il mezzofondista di Bogno ha infatti conquistato la finale per l’oro sui 3000 siepi e si è piazzato al sesto posto con il tempo di 8’52"10. Marzetta (foto: Giancarlo Colombo/Fidal) è stato il miglior europeo se si esclude il neo-spagnolo Merzougui (un marocchino appena naturalizzato) che è giunto quarto; nulla da fare per il podio con gli africani a dominare ma la prestazione del ragazzo cresciuto a Gavirate è davvero interessante in chiave futura. Il lunghista Kaboré invece non è riuscito a entrare in finale, ma è stato davvero sfortunato: l’atleta varesino infatti si è classificato 13° ed è rimasto escluso dai salti per le medaglie solo per pochi centimetri. Il suo 7,45 è comunque un risultato di livello e anche in Canada Camillo ha dimostrato di avere margini di miglioramento notevoli.
REMI SUL PODIO IRIDATO – Dal Nordamerica alla Bielorussia, dal tartan all’acqua: a Brest si sono disputati i Campionati del Mondo di canottaggio under 23, la massima categoria giovanile che è l’anticamera dell’Olimpo remiero. La provincia di Varese è stata una componente fondamentale della spedizione azzurra e i risultati si sono visti con un oro e un argento iridati. A salire sul tetto del mondo è stata Deborah Battagin (foto a lato), 20 anni della Canottieri Monate, impegnata sul quattro di coppia leggero insieme a Pollini, Noseda e Trivella. L’armo azzurro ha vinto sia la batteria sia la finale e centrato uno dei tre titoli andati all’Italia. È invece d’argento il mondiale di Corrado Regalbuto, nato a Varese e cresciuto nel vivaio della Schiranna anche se ora gareggia per il Cus Pavia per motivi di studio. Corrado, 22 anni, è salito sul podio del quattro senza pesi leggeri insieme ad Amarante, De Maria e Motta e ha vendicato l’amaro quarto posto di due anni fa.
CANOA: OPERAZIONE MOSCA – Rimaniamo in acqua per passare alla canoa: il club di punta del nostro territorio, il Circolo Sestese Canoa e Kayak (Csck), ha infatti "spedito" a Mosca ben cinque atleti per disputare i Campionati Europei in programma dal 29 luglio. Nel bacino di Krylatskoye, che ospitò le Olimpiadi del 1980, saranno impegnati Mauro Crenna (under 23), Gaia Piazza, Giacomo Butera, Lorenzo Zeni e Giulio Dressino. Un pokerissimo di talenti che già in passato hanno arricchito la bacheca della società di Sesto Calende anche a livello internazionale: non resta che fare il tifo per loro in questa nuova e importante esperienza.
ROMBO GAVIRATESE – Nel mondo del rally italiano, il nome più caldo del momento è quello di Andrea Crugnola. Ventuno anni, da Oltrona di Gavirate, Andrea ha appena festeggiato la sua prima vittoria assoluta, conquistata domenica al Rally di Majano, competizione friulana di livello nazionale. Crugnola ha vinto (insieme a Giulio Turatti) due delle nove prove speciali, conquistato la testa della classifica poco oltre la metà del rally e con la sua Clio R3 si è messo alle spalle una serie di piloti ben più esperti e dotati in alcuni casi di vetture superiori. Il risultato ottenuto a Majano corona una stagione che ha visto il driver varesino (foto a lato) protagonista in tutta Italia, spesso senza rivali nella categoria "under": chi frequenta il mondo delle corse promette da tempo che di lui sentiremo parlare a lungo.
LO SPRINT DI EUGENIO – Torniamo in casa e chiudiamo questo elenco con le ultime dal mondo del ciclismo. Caravate è stato il teatro del Gran Premio Inda (under 23 ed elite) che, pur avendo perso lo "status" di gara internazionale, rimane un appuntamento di alto livello su scala tricolore. A vincere, con una volata da applausi, è stato il carnaghese Eugenio Alafaci che ora spera di fare il salto di categoria tra i professionisti. Un mondo che in questi anni è difficilissimo, con poche squadre e pochi soldi, salvo alcune eccezioni; in molti si sono scottati ma Alafaci e il suo compagno di squadra Emanuele Moschen (valcuviano) hanno i numeri per meritarsi una chance. Stiamo a vedere: con un risultato del genere le speranze non mancano.
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