Volontari in Africa ma preparati

All'ospedale Sant'Antonio verrà aperto un corso per 15 medici o infermieri aspiranti volontari per imparare le tecniche dell'assistenza in situazioni d'emergenza

Partire per portare soccorso alla popolazione africana. È nelle ambizioni di molti medici e infermieri, ma quelli che effettivamente sono di aiuto ai pazienti sono pochi. Motivo? Nel terzo mondo non c’è tecnologia, i medicinali scarseggiano, le sale chirurgiche spesso improvvisate. Così la sicurezza acquisita in corsia negli ospedali italiani si scontra con l’esigenza di reagire e trovare soluzioni alternative all’urgenza.
Per preparare questi volontari a prepararsi adeguatamente all’esperienza nel continente nero, l’ospedale di Gallarate mette a disposizione struttute e personale per dare nozioni di "medicina d’urgenza" a trecentossessanta gradi. E lo fa nell’ambito del progetto dell’Associazione per la cooperazione internazionale socio-sanitaria (Aciss) che da tre anni sta gestendo in Burundi il centro salute "Città di Gallarate" di Murayu sostenuto dall’Arcivescovado di Gitega.
Per un anno, quindici tra medici e infermieri aspiranti "missionari" frequenteranno per un anno, un sabato al mese, un corso intensivo tenuto dagli specialisti del Sanmt’Antonio per avere un’infarinatura generale sulle principali tecniche si soccorso d’emergenza delle varie aree specialistiche.

Il progetto, ha ricevuto anche il sostegno della Regione che ha stanziato 20.000 euro per completare il cammino intrapreso da Aciss. Il centro salute, che sarà completato entro la fine del prossimo anno, nel 2009 ha visitato oltre 21.000 persone di cui quasi 9000 tra bambini e ragazzi da 1 a 14. Lo scorso anno sono nati 534 bimbi mentre nei primi sei mesi del 2010 sono già arrivate 3030 cicogne.
L’obiettivo di Aciss è quello di riuscire a dare completa autonomia alla struttura sia dal punto di vista professionale , sia finanziario, sia energentico. Alla realizzazione della struttura collabora anche l’associazione "Amici di Luisa" che, dopo aver realizzato il reparto di ostetricia, si concentrerà per l’apertura di un ambulatorio oculistico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Luglio 2010
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