I tifosi nel consorzio? Su internet ci stanno pensando
La svolta di Pallacanestro Varese sta accendendo il dibattito sulla possibilità che i supporters acquistino una quota del club. Il forum di VareseFansBasket si sta organizzando in tal senso

Proprio per questo da alcuni giorni il forum più conosciuto e frequentato dai supporters biancorossi, quello del sito Varesefansbasket (VFB, nell’immagine il logo), sta discutendo della possibilità di raccogliere somme sufficienti a entrare nel consorzio e acquistare una quota per tre anni: l’idea è ancora in embrione ma il tam-tam che sta generando è già interessante.
«Fino a ora sono circa 35 le persone che si sono dette disposte a pagare una quota per sostenere l’ingresso di VFB nel consorzio» spiega Paolo Vanzulli, moderatore del forum e, di fatto, coordinatore dell’iniziativa. «Ribadiamo ancora che siamo agli inizi – prosegue Vanzulli – e che in questo momento non sappiamo se la cosa andrà in porto: in questi giorni abbiamo coinvolto alcuni utenti del forum, esperti di giurisprudenza, che stanno valutando il da farsi. Intanto però abbiamo iniziato a portarci avanti, chiedendo ai tifosi se sono disposti ad aderire alla raccolta e quanti soldi vogliono eventualmente mettere a disposizione».
Tre i tagli indicati, per motivi di comodità: 50, 100 o 500 euro: «Fino a ora quasi tutti quelli che ci hanno contattato hanno scelto l’opzione dei cento euro: dovessimo fare un calcolo, potremmo dire di aver già raccolto circa quattromila euro. Non pochi, ma siamo ancora lontani dagli 11mila necessari per il primo anno».

Intanto il dibattito è comunque aperto, pur tra diverse perplessità. Lo stesso fondatore di VFB, Luca Romano, attende chiarimenti su alcune questioni (nascita di un’associazione che acquisti la quota, con relativi oneri; certezze sul versamento del denaro anche per i due anni futuri e via dicendo) che dovranno arrivare prima di compiere passi ufficiali.
La discussione però ha preso piede ed è aperta a nuovi contributi esterni: ci si può infatti iscrivere al forum («una forma di sicurezza verso di noi – spiega Vanzulli – perché gli utenti sono registrati anche se la loro persona può rimanere anonima e nascosta da un nickname») ed eventualmente contattare l’utente “Silver Surfer” (ovvero Vanzulli) tramite l’indirizzo email che fa capo al suo profilo». Il prossimo passo sarà quello di contattare i responsabili di “Varese nel cuore” e valutare anche con loro le possibilità che lo statuto concede.
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