Case e strade, Lega e Pdl tirano dritto
Votato in consiglio un piano di intervento nella zona di viale Borri che incontra anche il favore del Pd, ma sugli oneri da destinare alla Gasparotto Borri ci sono visioni diverse
Ronde, bilancio e urbanistica fanno discutere il consiglio comunale. Ma se delle ronde si parla solo per commentare la partenza del corso in Prefettura, è sull’urbanistica che si concentra la discussione in apertura di serata. Ma veniamo alla cronaca. Nicoletti parte in resta e chiede di affrontare il tema dell’università, che è una ricchezza: «Bisogna lavorare con i colleghi comaschi». Fabrizio Mirabelli presenta una interrogazione sugli incidenti (368 negli ultimi 8 anni) in viale Belforte, la strada più pericolosa della città, e chiede un piano di intervento adeguato e maggiori controlli. Emanuele Monti (Lega Nord) fa riferimento ad Adro e ricorda che il sole delle alpi è un simbolo più territoriale e storico che non un semplice simbolo della Lega. Zito (Pd) interviene sule ronde: «Non mi piacciono, non vanno nella giusta direzione». Pippo Pitarresi pone una domanda: «Chi comprerà i telefonini alle ronde?». Il consigliere Brugugnone di Movimento libero chiede all’amministrazione di comprare delle macchinette del parcheggio che diano il resto alla “povera gente”. Sergio Ghiringhelli della Lega ha commentato la vicenda ronde: «Siamo molto soddisfatti – ha sottolineato – è una cosa fatta bene, seria, ben organizzata, come prevede il decreto, non avremo sceriffi in giro, nessuno li vuole, e non c’è alcuna deriva razzista».
Terminati gli interventi liberi, l’assessore al bilancio Grassia provvede a presentare una variazione di bilancio. Votata senza problemi. L’assessore Fabio Binelli illustra invece il piano integrato di intervento Gambara Gozzi nella zona di viale Belforte. Importante perché gli oneri che ne deriveranno saranno utilizzati per 414mila euro, per la costruzione della bretella Gasparotto Borri, su cui aleggia qualche restroscena politico che va chiarito. La ristrutturazione dell’area industriale porta alla realizzaizone di nuove costruzioni di tipo residenziale, residenziale convenzionato, terziario e posti auto. In totale 6500 metri quadri. Le risorse che ne deriverebbero, come si diceva, sarebbero utilizzate per la bretella Gasparotto Borri, e a questo proposito si è espresso Angelo Zappoli del gruppo La sinistra che, essendo contrario alla nuova strada, si dichiara non contrario all’intervento in sé ma contrario alla destinazione di risorse per quello scopo. Nella stessa direzione si esprime anche Alessio Nicoletti di Movimento libero. Emiliano Cacioppo del Pd valuta potenzialmente positivo il progetto perchè si vanno a costruire nuove case a edilizia convenzionata, ma sulla Gasparotto Borri Cacioppo ribadisce la propria contrarietà. "E’ un’opera inutile che non sgraverà la città del traffico e che ha costi altissimi". Stefano Clerici del Pdl dichiara il voto favorevole del partito e si rivolge all’assessore Binelli che aveva paventato sulla stampa un possibile ostruzionismo del Pdl. La Regione sta infatti centellinando lesame delle pratiche e Binelli sembra suggerire che politici o funzionari vicini a Formigoni stiano facendo barriera. Giampaolo del Pdl lo rassicura: «Ben venga questo primo passo, la Gasparoto Borri non è un’opera della Lega Nord ma di tutta la maggioranza». Binelli prende la parola in aula e chiarisce: «Qualcuno ha detto che la Gasparotto Borri divide il consiglio e divide la città, io dico che invece la unisce, e permette anche di unire una parte di città tagliata in due dalla ferrovia. In questo senso la ritengo una scelta decisiva, a volte sono stato un po’ sconfortato rispetto a come andava la pratica principale. Ma ringrazio Clerici e Giampaolo che mi confermano come le difficoltà siano state di natura tecnica e non politica, il Pdl si è espresso chiaramente e mi ha rassicurato». Si va al voto: la maggioranza approva ma gli oneri alla Gasparotto Borri fanno optare le opposizioni per il no. Alle 23 l’assessore Patrizia Tomassini passa a relazione sui punti successivi.
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