Imperi e popoli tra cristianesimo e islam
Si rinnova l’appuntamento a Villa Cagnola della settimana Europea di Storia religiosa. Professori e studiosi da tutto il mondo si confronteranno sulla situazione mediterranea quanto mai attuale
Si rinnova anche quest’anno l’ormai atteso appuntamento a Villa Cagnola di Gazzada dal 7 al 11 settembre promosso dalla Fondazione Ambrosiana Paolo VI in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus e con il patronato della Regione Lombardia.
A completamento dell’itinerario storico-religioso, che in questi anni ha ripercorso le vicende dei vari popoli europei, quest’anno prende avvio l’esame i popoli del Mediterraneo con la XXXII Settimana Europea che tratta la Storia Religiosa Euro-Mediterranea (I): da Costantinopoli al Caucaso. Imperi e popoli tra Cristianesimo e Islam, ponendo l’accento sull’integrazione culturale tra realtà diverse ma aperte a una collaborazione concreta e produttiva. Un tema di grande attualità che affronta il rapporto tra Cristianesimo e religioni storicamente limitrofe, come l’Islam e l’Ebraismo, ma anche la questione, per molti aspetti drammatica, dei processi migratori di massa, che caratterizzano il mutamento epocale in atto.
Il problema del dialogo e della convivenza pacifica tra culture diverse è diventato centrale nel contesto odierno della crisi di civiltà, legata alle problematiche della globalizzazione e in particolare dal crescente fenomeno delle migrazioni. Occorre sostenere, innanzitutto nelle nuove generazioni, la formazione di una nuova mentalità, fondata sull’incontro e sulla solidarietà tra le persone, anche attraverso una conoscenza più approfondita della loro storia e della loro cultura, al fine di costruire una reale integrazione all’insegna del rispetto reciproco.
I popoli del Mediterraneo sono al centro di cinque settimane in programma, di cui quella di quest’anno rappresenta il primo appuntamento. La storia del Mediterraneo è soprattutto la storia di quei popoli per i quali il mare ha rappresentato una via di comunicazione e allo stesso tempo un confine naturale che ha comportato anche discriminazione.
A conferma della attualità del tema e della drammaticità della situazione è intervenuta, all’inizio del giugno scorso, la dolorosa vicenda della barbara uccisione di mons. Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia, al quale era sta affidata la conclusione del convegno, A “sostituirlo” saranno Otmar Oehring (Aachen), direttore del Servizio “Diritti dell’uomo” di Missio e già portavoce della Conferenza episcopale turca, e S.E. mons. Giuseppe Pasotto (Tblisi), amministratore apostolico per i cattolici nel Caucaso, i quali chiuderanno i lavori illustrando la situazione attuale dei cristiani e dei cattolici in Turchia e nel Caucaso. E la Chiesa varesina, grazie alla loro presenza, proporrà alla città venerdì 10 settembre un incontro su «Cristiani tra Anatolia e Caucaso. Serata in ricordo di mons. Padovese», iniziativa patrocinata e ospitata nell’aula magna dell’Università dell’Insubria.
Villa Cagnola di Gazzada ospiterà questo importante incontro che si svolgerà dal 7 all’ 11 settembre 2010 con la presenza di relatori di fama internazionale e specialisti di vari Paesi, non solo europei.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Famiglia Legnanese vengono messi a disposizione 10 posti di partecipazione gratuita, comprensivi di vitto e alloggio, per universitari meritevoli, italiani ed esteri
Per informazioni: Fondazione Ambrosiana Paolo VI, Villa Cagnola, 21045 Gazzada (VA), fapgazzada@tin.it – tel. 0332-462104.
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