Nintendo compie 121 anni, e pensa al futuro
La mamma di Tetris e di Super Mario è nata nel 1988. Storia di un'impresa giapponese che ha sempre saputo reinventarsi
Oggi, 23 settembre, la Nintendo compie ben 121 anni. Ebbene sì, la regina del mondo dei videogiochi è nata nel 1889. Ovviamente, all’epoca, non faceva giochi elettronici. L’azienda giapponese aveva iniziato come distributrice di Hanafuda, un gioco di carte decorate con dei fiori. Poi con gli anni il mondo dei giochi è cambiato, e Nintendo non è mai rimasta indietro, anzi. Prima arrivarono i giochi meccanici come i flipper, poi nel 1975 distribuì la sua prima console, per crearne una in proprio nel 1977.
Le console NES, forse la più famosa, nel 1983 salvò il settore dei videogiochi dalla crisi, con incassi record. Nel 1989 avviò l’epoca delle console portatili, con il Game Boy. Oggi Nintendo si è risollevata dalla crisi con un’altra rivoluzione: la Nintendo Wii, prima generazione di videogiochi controllati con i movimenti del corpo. Il tutto è stato abbinato a un senso dello stile davvero ricercato, a una community di fan accaniti (spesso paragonata alla comunità Apple) e soprattutto a videogiochi indimenticabili: Super Mario, Tetris e i Pokemon per primi.
La storia di Nintendo è un esempio della capacità delle aziende giapponesi di sapersi rinnovare. È come se oggi la Modiano, primo distributore italiano di carte, si fosse lanciata nel settore dei videogiochi. Ma solo le aziende giapponesi sanno essere così dinamiche, basta guardare ancora al mondo dei videogiochi. A Tokyo la Namco, mamma di Pac-Man, è nata nel 1955 costruendo i cavalli dei caroselli per bambini. La Sega, che oggi ricerca un’immagine più occidentale ma che ha sempre avuto sede principale a Tokyo, è nata nel 1940, costruendo flipper. La Bandai, che tra le altre cose ha distribuito per prima i Tamagotchi, ha iniziato nel 1950, costruendo modellini giocattolo.
Nintendo, tra tutte è la più famosa. E, non a caso, quella che ha saputo reinventarsi di più.
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