Operazione “Replay”, pesanti richieste di condanna dal pm
Procedimento con rito abbreviato per traffici illeciti di rifiuti contro Salvatore Accarino e altri imputati. Le province di Milano e Novara si costituiscono parti civili, quella di Varese no. Sentenza attesa per fine anno
Al via a Busto Arsizio il procedimento con rito abbreviato contro Salvatore Accarino, principale indiziato dell‘operazione Replay che colpì all’inizio del 2010 un giro di smaltimento illecito di rifiuti a Fagnano Olona. Subito pesanti richieste di condanna dal pm Sabrina Ditaranto che ha seguito l’inchiesta: sette anni per Salvatore Accarino, sei per Miriam Battistello, rispettivamente cinque e quattro anni per Francesco e Mario Accarino, rispettivamente figlio e fratello dell’imprenditore dei rifiuti, già titolare della Lombarda spa ad Olgiate Olona. Le prossime udienze sono attese per il 21 ottobre e il 16 dicembre, in quella odierna hanno discusso la pm e le parti civili. Fra quelle costituesi a processo, anche le province di Milano e Novara, ma non quella di Varese.
In sede di interrogatori di convalida, Salvatore Accarino, già protagonista di pregresse vicende giudiziarie con relative condanne proprio per la vicenda legata alla Lombarda spa, aveva negato gli addebiti pur dichiarando il suo ruolo di "dominus" nella vita dell’azienda di cui figurava, data la sua condizione giuridica, come semplice dipendente.
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