Un “corto” per raccontare il rapporto genitori-adolescenti
Il premio "Adriano Paganini" è indetto dal Consultorio per la Famiglia con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell'Istituto Cinematografico Antonioni: al migliore soggetto proposto andranno 1500 euro
Per raccontare la famiglia e le sue tensioni si sceglie lo strumento del cinema: specificamente, un cortometraggio. Per individuare un soggetto che possa fare da spunto per un "corto" è indetto il Premio Adriano Paganini, dedicato ad una delle più significative figure legate al Consultorio per la Famiglia di Busto Arsizio, che ha sede in via Pozzi, 7 e da 35 anni, rispondendo alla sfida della società nuova simboleggiata dal referendum sul divorzio, viene incontro alle situazioni di difficoltà.
Il premio “Adriano Paganini 2011: una storia per il Cinema” è un concorso aperto a tutti coloro che vorranno inviare un soggetto adatto alla successiva realizzazione di un cortometraggio. Tema: “Il rapporto tra genitori – figli adolescenti verso un benessere possibile. Genitori e ragazzi in viaggio verso se stessi; che sanno stupire, ferire, perdersi, ritrovarsi; che vogliono amare ed essere amati. Storie di normale, difficile vita quotidiana”.
All’estensore del soggetto vincitore un premio di 1.500 euro e l’onore, poi, di assistere e collaborare alla realizzazione del cortometraggio con realtà culturali importanti e qualificate come l’Istituto Antonioni e il Baff di Busto Arsizio.
Il presidente del Consultorio, Luigi Rossini, ricorda in Adriano Paganini l’amico carissimo di una vita, con cui si è ritrovato nel Comitato Direttivo del Consultorio per la Famiglia. Paganini vi ha collaborato per oltre 25 anni, di cui 10 da direttore. Un impegno generoso, nel segno della carità e del volontariato, con particolare attenzione ai problemi della famiglie in difficoltà e al sostegno della vita nascente. Il 24 Giugno 2003 nella giornata del Ringraziamento, la Città di Busto Arsizio, ha proclamato Adriano Paganini cittadino benemerito alla memoria.
Per l’Istituto Antonioni, il direttore Andrea W. Castellanza torna sulla continuità con il tema della scorsa edizione del BAFF ("Figli di un (P)adre o figli di nessuno?"), rimarcando che il concorso vuole essere aperto a livello nazionale. Una prima fase di selezione si aprirà da domani al 15 dicembre, data entro la quale andranno inoltrati i soggetti proposti, di non più di tre pagine. Per il bando e il regolamento del concorso si deve fare riferimento al sito web dell’istituto. Una volta scelto da una giuria mista dell’Icma, del Consultorio e del Baff il soggetto vincitore, il suo autore sarà coinvolto, volendo, anche nella stesura della sceneggiatura e nella realizzazione del "corto" da parte dei ragazzi dell’istituto Antonioni e dei loro docenti. Sarà probabilmente lo stesso Castellanza ad assumerne la regia, la durata potrà andare dai cinque ai venti minuti, non prefissata per ora. Peraltro non una novità assoluta, l’Icma fu già coinvolto, per il progetto Comenius, nella realizzazione di un "corto" sul rapporto genitori-ragazzi.
«Intuizione profetica» quella che portò alla nascita del Consultorio per la Famiglia, cosìm l’assessore alla cultura Claudio Fantinati: «il terreno di coltura di questa città capace d’accoglienza e di pensiero è ideale per approfondire uan riflesisone che tocca termini fondamentali delle civile convivenza. Dobbiamo essere umili e tornare a imparare quanto già credevamo di sapere».
Un saluto e un augurio anche dal prevosto mons. Franco Agnesi: «Non si è voluta una cosa celebrativa, ma un modo di dire qualcosa a chi vive il rapporto con gli adolescenti».
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