Aggredì i bengalesi ma non fu razzismo

E' stato condannato ad un anno di prigione uno degli autori dell'aggressione ad un gruppo di cittadini del Bangladesh all'interno di un circolo di Gallarate. esclusa l'aggravante dell'odio razziale e la recidiva

E’ stato condannato ad un anno di carcere con pena esecutiva il 37enne Roberto Di Giovanni che la sera del 2 ottobre scorso era entrato all’interno del circolo Juventus di Sciarè, quartiere di Gallarate, per picchiare alcuni bengalesi seduti ad un tavolo colpevoli, secondo il suo amico anch’egli indagato Emiliano Sparacia, di averlo "minacciato con gli occhi".

Questa mattina, martedì, il giudice Toni Adet Novik ha comminato la pena di un anno escludendo l’aggravante del razzismo e la recidiva (nella foto uno dei manganelli trovati nel suo motorino poco dopo il fatto). Di Giovanni, infatti, è indagato anche per aver aggredito un marocchino, sempre a Gallarate, durante un presidio di Forza Nuova lo scorso 15 giugno ma le indagini sono ancora in corso. Di Giovanni, comunque, ha anche altri precedenti penali che hanno reso esecutiva la pena detentiva.

Durante l’udienza il giudice ha anche ascoltato due testi dell’accusa che, però, avrebbero negato le minacce giunte nei giorni successivi ad un negoziante bengalese da parte di alcuni amici del Di Giovanni e non confermato insulti razzisti da parte del 37enne condannato questa mattina. A proferire gli insulti razzisti, dunque, sarebbe stato il solo Sparacia che è anch’egli sotto inchiesta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2010
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