Autovelox, cambia il limite in direzione Besozzo
Anas ordina di spostare il limite di 60 Km/h sulla SS629: in corrispondenza dell'apparecchiatura si deve viaggiare a 90 km/h. Nell'altra direzione resta tutto come prima. Il comandante della Polizia Locale difende i suoi uomini
Autovelox di Vergiate ancora nell’occhio del ciclone. Dopo le proteste, le raccolte firme e le prese di posizione di cittadinanza e opposizione in consiglio comunale, è l’amministrazione guidata da
Alessandro Maffioli a tornare sulla questione con importanti novità. È infatti giunto dall’Anas, gestore della rete stradale nazionale, l’ordine di spostare il limite di 60 chilometri all’ora: il Comune ha così dovuto emettere una nuova ordinanza per modificare la situazione. Il limite in direzione Besozzo diventa così di 90 chilometri all’ora in corrispondenza dell’apparecchio di rilevazione della velocità, mentre in senso opposto, al confine tra Vergiate e Mercallo, il limite resta fissato a 60 chilometri orari. A spiegare i cambiamenti è il comandante del corpo di Polizia Locale di Vergiate, Fabio Casati: «Si sono dette tante cose in queste settimane. Io non entro nello specifico dell’opportunità o meno di installare il dispositivo, ma difendo con forza il lavoro degli agenti di Polizia Locale e la legittimità degli atti. Anas ha deciso che per quanto riguarda la conformazione della strada statale 629 nel punto dove è stato posizionato l’autovelox in direzione Besozzo il limite è da considerare di 90 chilometri orari, per cui il cartello del limite a 60 chilometri orari è stato spostato più avanti; mentre in direzione opposta, data la prossimità della curva e la distanza tra l’autovelox e il cartello che segnala il limite (547 metri) è corretto mantenere i 60 chilometri orari: in quel punto, considerando i 5 chilometri all’ora di tolleranza e la velocità alla quale si arriva, si ha tutto il tempo per frenare e non incorrere in sanzioni in tutta sicurezza». Per i circa 6 mila multati finora però non ci sono spazi per sperare in rimborsi o annullamenti generali (fatta salva l’opportunità per i multati di fare ricorso nelle sedi opportune): «L’installazione dell’apparecchiatura ha avuto tutti i permessi richiesti ed è inappellabile – spiega Casati -. Da quando è cambiata la normativa, lo scorso 14 agosto, abbiamo spento l’apparecchio per adeguarci. Per le multe elevate prima siamo tranquilli di aver fatto tutto secondo le regole».
Il comandante della Polizia Locale di Vergiate difende i suoi uomini e il loro operato: «Noi siamo sempre stati corretti – spiega -. Non è vero che il Prefetto ha chiesto una ricognizione stradale particolare per il nostro Comune: sono cose di routine, che vengono fatte ogni anno da dieci anni per verificare il numero di sinistri e le problematicità delle strade. Non c’è stato nessun richiamo ufficiale né nessuna richiesta di modifica o di rimozione di cartelli o autovelox. E non è vero che per fare le multe ci dobbiamo servire di personale da fuori: ho 11 uomini, 4 dei quali assegnati a rotazione all’ufficio pratiche che si occupa di multe e sanzioni. Solo la postalizzazione delle multe è esterna: noi forniamo i dati a pacchetto e loro spediscono. Avere due macchine che fanno questo lavoro costerebbe troppo».


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