Bonus bebè, il Comune pagherà: “Ma andiamo in Cassazione”
Il comune darà attuazione alla sentenza del giudice: “È come con le multe, si paga e poi si fa ricorso. Non ci arrendiamo, il provvedimento non è stato capito”
Il comune pagherà le famiglie “discriminate”, ma non si arrende. La comunicazione arriva direttamente dal sindaco Stefano Candiani. Nonostante l’approvazione della mozione di centrodestra che impegna la città a resistere, il Comune darà attuazione alla sentenza sul bonus bebè emessa dal tribunale collegiale e che, oltre a giudicare razzista e discriminatorio il provvedimento emesso dal comune tra il 2007 e il 2009, ha condannato l’amministrazione a pagare tutte le famiglie che non hanno potuto accedere al bonus.
«Se prendi una multa paghi e poi fai ricorso – spiega Candiani -. Noi faremo lo stesso, pagheremo le famiglie che non hanno ricevuto il bonus e intanto facciamo ricorso in Cassazione. Se poi vinciamo, chiederemo i soldi a chi a ha presentato i vari ricorsi».
Secondo il primo cittadino il provvedimento non è stato capito dal giudice: «Il bonus non faceva capo ai servizi sociali, era un incentivo all’integrazione. Solo chi era cittadino italiano poteva accedervi. Era razzismo? Non siamo d’accordo. Chiederemo alla Cassazione di verificare che i giudici abbiamo letto e interpretato correttamente il provvedimento. Inoltre solleveremo anche un dibattito politico perché la questione riguarda anche quello».
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