Bonus Bebè, la questione torna in consiglio comunale

Ben tre documenti sono in discussione martedì sera: dalla maggioranza la proposta di resistere alla sentenza del Tribunale. Dalla minoranza il ripristino del bonus “secondo le regole non razziste”

Contattare al più presto tutte le famiglie che non hanno avuto il Bonus bebè in questi tre anni e ripristinare subito il provvedimento, come indicato dal Giudice. È in sintesi quello che chiedono i consiglieri comunali di minoranza che hanno presentato ben due mozioni sul tema, che saranno discusse durante il prossimo consiglio comunale di lunedì sera.
Ma non è finita, nello stesso consiglio sarà anche discussa una proposta del Pdl e Lega Nord relativa al “riconoscimento della legittimità del Bonus Bebè”. Documento che ricalca le dichiarazioni del sindaco Stefano Candiani, secondo cui sarà il consiglio comunale a decidere se ricorrere in cassazione.
 
La minoranza consigliare, il Gruppo Ulivo per Tradate, chiede impegni precisi, in via istituzionale. «Chiediamo il ripristino dell’efficacia della delibera di consiglio comunale – si legge nei documenti – con esclusione del requisito della cittadinanza di entrambi i genitori per accedere l’erogazione del contributo comunale». Inoltre, nell’altra mozione, viene chiesto «che gli uffici competenti contattino al più presto tutte le famiglie escluse dal Bonus bebè per la mancanza della condizione di cittadinanza di entrambi i genitori affinché sia loro offerta l’erogazione del contributo comunale».
«Il Sindaco e la Giunta prendano atto della sentenza e la leggano bene – commenta Luca Carignola, capogruppo dell’Ulivo -: il regolamento da loro adottato è discriminatorio verso gli stranieri, e quindi razzista, secondo la normativa europea, nazionale e persino della Regione Lombardia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Ottobre 2010
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