Dalla scuola di formazione al corso di laurea

Il corso, triennale, è "erede" della tradizione della scuola San Giuseppe, a lungo diretta da quella Suor Bianca cui l'ospedale ha dedicato la sala riunioni del Padiglione Formazione

Parte oggi, martedì 12 ottobre, l’anno accademico del Corso di Laurea in Infermieristica presso l’ospedale di Busto Arsizio. Da alcuni anni è stato attivato, prima con l’Università dell’Insubria, poi rilanciato con la facoltà di medicina e chirurgia della Statale di Milano (e piace ricordare qui l’impegno messo a suo tempo anche dal consigliere comunale dottor Paolo Genoni), seguendo una tradizione pluridecennale che affonda le sue radici nella storica Scuola San Giuseppe. Questa, dal 1968 al 1996, aveva diplomato ben 974 infermieri, e fu a lungo diretta da suor Bianca Silvestri, cui l’ospedale ha dedicato la sua sala riunioni che sorge nel Padiglione Formazione. Dal 1994, anno di passaggio dalla formazione regionale a quella universitaria, i laureati presso la sezione di corso di laurea, in passato organizzato con l’Insubria di Varese (dati aggiornati all’anno accademico 2006/2007) sono stati 270. A questi si aggiungono 138 infermieri abilitati alle funzioni direttive (caposala) dal 1970 al 1990.

Il Corso di Laurea in Infermieristica (nella foto le matricole di quest’anno con un docente) ha lo scopo di preparare operatori sanitari con le conoscenze necessarie a svolgere in piena autonomia professionale le funzioni connesse con l’assistenza generale richiesta ad un ruolo chiave, negli ospedali e non solo, come quello degli infermieri.
Mentre il primo anno è prevalentemente dedicato alle attività formative di base, i due anni successivi alle attività formative caratterizzanti e integrative.
Il percorso formativo comprende sia attività didattica teorico-pratica interamente svolta nel padiglione Formazione a Busto Arsizio sia attività di pratica clinica da espletarsi principalmente nei tre presidi dell’Azienda ospedaliera bustese (oltre a Busto, Saronno e Tradate).
Formazione e tirocinio avvengono con la supervisione e la guida di tutor appositamente assegnati, e sono coordinati da un docente appartenente al più elevato livello formativo del profilo professionale, ossia la Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche.
La laurea abilita alla professione e consente di svolgerla in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di lavoro dipendente come nella libera professione. Ed è un mestiere che, pur difficile e di sacrificio, ha chiaramente un suo mercato, specialmente in una società che invecchia come la nostra.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Ottobre 2010
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