Droga e giovani: un incontro sempre più precoce
Sono 260 i ragazzi segnalati in Prefettura per detenzione di droga e presi in carico dall'Asl. È il risultato di un progetto che mira a intercettare i ragazzi che si avvicinano al mondo delle sostanze

I dati dell’Osservatorio del dipartimento Dipendenze di Varese non lasciano dubbi: nonostante il leggero calo dello scorso anno ( 22,7% rispetto al 24,8% del 2008 ) la provincia di Varese conferma una superiorità rispetto al dato nazionale ( 22%) anche se la sua media è più bassa de quella lombarda ( 23,5%).
La diffusione tra i giovani della cannabis, e, in percentuale molto più limitata, di cocaina e allucinogeni ha indotto Asl e Prefettura a lavorare insieme per evitare che l’incontro occasionale si trasformi in una dipendenza devastante: « Questo è un progetto di educazione – ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Pierluigi Zeli – Partendo da un momento “normativo” si vuole far leva sull’educazione, sull’informazione e sul recupero del giovane».
In pratica, il progetto “Norma e trattamento tra opportunità e risorsa” si basa sui giovani che vengono segnalati alla Prefettura in base all’art. 75 (norma che disciplina le condotte integranti illeciti amministrativi). I giovani sono tenuti a presentarsi in Prefettura dove la loro situazione viene presa in esame: attraverso il colloquio si decide se sottoporre il giovane a una sanzione amministrativa o ammonirlo semplicemente invitandolo a non ripetere più l’infrazione.
Proprio nel momento del colloquio in Prefettura, il giovane incontra anche un’assistente sociale del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asl che gli fornisce informazioni riguardo alle sostanze e circa i servizi attivi sul territorio per affrontare eventuali problematiche legate al disagio: « L’arrivo in Prefettura è per il giovane obbligatorio – spiega il Prefetto Simonetta Vaccari – Ed è questo l’unico momento sicuro in cui intercettare il giovane e agganciarlo per un eventuale percorso di recupero. Fino allo scorso anno, chi era alla prima infrazione di solito veniva semplicemente ammonito a non ripetere più l’infrazione. Da quel momento lo perdevamo, per ritrovarcelo, magari, recidivo».
Il progetto, avviato un anno fa, ha al suo attivo già 260 colloqui ed è mirato alla fascia di età che va dai 14 ai 24 anni: « Si tratta di un momento importante – spiega il dottor Vincenzo Marino, responsabile del Dipartimento delle Dipendenze – il nostro cervello è plastico e le droghe influiscono negativamente inibendo l’attività di autocontrollo. Alla lunga, il processo di distruzione diventa fuori controllo. L’intervento precoce è dunque fondamentale per evitare problemi molto più gravi e complessi in età più adulta».
La diffusione delle droghe è un fenomeno preoccupante anche per il generale atteggiamento della collettività: « I minori che vengono in Prefettura sono sempre accompagnati dai genitori – racconta il Prefetto Vaccari – e purtroppo spesso dobbiamo registrare delle posizioni di netta chiusura da parte degli stessi adulti che sottovalutano i rischi insiti nella droga e difendono il comportamento dei propri figli. Si tratta di atteggiamenti molto superficiali che cerchiamo di modificare proprio grazie al confronto con personale esperto, competente anche a segnalare e i servizi sul territorio, come Consultori ospazi di ascolto per gli adolescenti, per un aiuto concreto».
Il progetto, avviato un anno fa, ha portato ad un’impennata dell’attività dei servizi del Dipartimento delle Dipendenze. Si tratta, per lo più, di giovani maschi (96%) che risiedono nel sud della provincia: Gallarate (34%), Saronno (17%) e Busto Arsizio (13%) mentre nel Nord della provincia la maggior parte dei giovani è di Varese (13%), Cittiglio (12%) e Tradate (7%).
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