Il basket “con le ruote per terra”: «Esperienza unica»
In concorso allo Sport Movies & Tv di Milano il documentario del varesino Carlo Prevosti realizzato con Andrea Boretti

«L’idea di questo documentario – racconta Prevosti – è nata durante la conferenza stampa dell’edizione 2009 del Festival del Cinema e della Televisione Sportiva ho avuto modo di conoscere Alfredo Marson, presidente della Briantea 84 che ha organizzato gli Europei di Seveso. Mi è sembrata un’occasione unica per raccontare la storia della squadra dall’interno, ma soprattutto quella di alcuni dei ragazzi che la compongono. L’idea di coinvolgere Andrea è venuta sia per la sua esperienza che per la passione per il basket». Il film è una co-produzione tra Briantea84 Asd, la società sportiva per disabili che ha organizzato nel luglio scorso gli Europei Under22 di basket in carrozzina a Seveso, e Insolito Cinema, una associazione culturale che da anni si occupa di queste tematiche e che è formata da un gruppo di ragazzi davvero speciali.
Prevosti e Boretti sono stati a contatto con questi ragazzi per tre mesi, anche giocando con loro vere partire, seduti su una sedia a rotelle: «Abbiamo cominciato
a seguire la nazionale under22 in tutti i raduni pre-europeo, una vera e propria full immersion durata oltre tre mesi che ci ha permesso di entrare in confidenza con i ragazzi e diventare parte integrante di questo fantastico gruppo. L’europeo poi è stato il culmine di questa esperienza».

«È stata esperienza fantastica, soprattutto dal punto di vista umano – racconta Boretti -. Inizialmente c’era ovviamente un po’ di paura, mi rendevo conto di misurare le parole, controllare ogni espressione per non offenderli in qualche modo. È stato solo l’inizio, poi sia noi che loro ci siamo sciolti e, come dicevo, siamo diventati parte integrante del gruppo e si può dire che abbiamo vissuto l’europeo come veri e propri membri della nazionale, cosa che non mi sarei mai aspettato. Un grande insegnamento, che come dice Nicolai Lilin nel documentario, "la disabilità non esiste" e che la testa è l’unico limite quale che sia la condizione del tuo corpo».
«Entrare in squadra ci è costato 25 euro, obolo che tutti devono versare prima di essere accettati ufficialmente – prosegue invece Prevosti -. Per il resto è stata sorprendente la naturalezza con cui Andrea e io, poi anche il resto della nostro piccolo team di produzione siamo entrati a fare realmente parte della squadra. Il rapporto con i ragazzi è stato splendido e l’amicizia prosegue anche dopo la fine del campionato. Forse è stata l’esperienza più forte e coinvolgente che mi sia mai capitato di vivere. Non solo per la sensazione che i problemi esistano solo dove li si vuole vedere, ma anche per la capacità di guardare avanti in ogni momento con il sorriso sulle labbra».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Damiano Franzetti su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Tigrotto su Un varesino a cinque cerchi: Thomas Larkin già convocato per le Olimpiadi
Fabrizio Tamborini su “La verità viene a galla”, nelle acque del Varesotto cocaina e antibiotici
Marco Mira su Lombardia, da ottobre nuove limitazioni per i veicoli Euro 5: divieti nelle città con più di 30mila abitanti
Maw1969 su Mia madre derubata in piazza Monte Grappa a Varese: attenzione i borseggiatori non sono solo in tv
Felice su Blitz antidroga a Tradate, circondate cinque case: un arresto e quattro indagati. Trovato un chilo di stupefacenti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.